F F Tribuna Libera: E ora che succederà?

martedì 6 marzo 2018

E ora che succederà?






Sono tra quelli convinti che il nuovo governo debba essere messo su dai M5s e guidato da Di Maio, piaccia o non piaccia hanno vinto le elezioni. Vedremo cosa combineranno, la campagna elettorale è finita e ora bisogna dimostrare di essere uomini di governo.

C’è un "però". Prima della nomina, il Presidente della Repubblica dovrà avviare le consultazioni con tutti i gruppi parlamentari in vista della formazione del governo. E qui ci sono due strade. Essendo il M5s il primo partito, Mattarella potrebbe affidare a Di Maio un mandato esplorativo per verificare se intorno al suo nome possa essere costituita una maggioranza (Il M5s ha il 32% dei seggi, 221, gliene mancano 95 per la maggioranza) che sostenga un suo governo. 

Solo dopo che questa maggioranza (con la Lega, col Pd o con chissà chi) ci fosse, potrebbe affidargli l’incarico di presidente del Consiglio, giurare e presentarsi dinanzi alle Camere per la fiducia.

Ma Mattarella, alla luce del numero più alto di seggi totali conquistati, potrebbe affidare il mandato esplorativo anche a Matteo Salvini visto che il centrodestra ha 260 deputati alla Camera, gliene mancherebbero 56 per la maggioranza. In linea teorica potrebbe essere questa la strada più verosimile: il Presidente deve verificare chi più degli altri possa garantire una maggioranza in Parlamento, al di là dei voti del singolo partito.

Nessuno dunque ha una maggioranza autonoma per spingere automaticamente Mattarella a conferire l’incarico di presidente del Consiglio ad uno dei due. Devono quindi cercare prima alleanze. 

Nel frattempo Di Maio si dice pronto ad allearsi con un Pd con un segretario diverso da Renzi per formare insieme un governo ma Renzi ha fatto capire che si dimetterà solo dopo la nascita di un governo. E comunque diversi esponenti nazionali del Pd hanno risposto picche.

Anche Salvini esclude per ora alleanze con i grillini. Staremo a vedere cosa accadrà. Di certo l’andazzo si capirà con uno dei primi atti del nuovo Parlamento: l’elezione dei presidenti di Camera e Senato. In quell'occasione potrebbe rivelarsi la nuova maggioranza.






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