F F Tribuna Libera: "Non si può rimanere indifferenti"

lunedì 10 febbraio 2020

"Non si può rimanere indifferenti"


Alcune considerazioni inviatemi dall'amico Carlo Leo in merito alla vicenda degli sgomberi di cui si parla molto in questi giorni.




Esprimo innanzitutto piena solidarietà al Commissario Prefettizio Dott.ssa Cicoria ed al Responsabile dell'Ufficio Politiche Sociali di Ceglie la Dott.ssa Faita per le sterili accuse, più o meno velate, che leggo da giorni nei loro confronti.


Avendo io all'attivo una decina di traslochi in giro per l'Italia, a livello umano capisco le difficoltà di chi, in tempi così brevi, ha dovuto impacchettare le proprie cose, trovare un'altra sistemazione a seguito  dello sfratto ricevuto da quelle che consideravano essere le "proprie abitazioni". 


Non posso rimanere indifferente a tutto ciò, 26 famiglie hanno dovuto sgomberare in soli 15 giorni, lasciando luoghi dove hanno trascorso gran parte della loro vita, ambienti intrisi di ricordi, di affetti, tutto gravato dall'incertezza nel domani. Un dramma umano, sociale, di notevole entità per il numero delle famiglie interessate se rapportate al nostro piccolo contesto cegliese.


D'altro canto il mio pensiero va a tutti quei concittadini che non hanno mai avuto la possibilità di accedere ad un alloggio comunale per carenza di unità abitative, pur avendone i requisiti e soprattutto un bisogno reale ed impellente. Abbandonati alle loro difficoltà, giustamente divenuti refrattari ad una politica che guarda altrove piuttosto che alle reali esigenze della propria comunità.


Per quanto sopra, credo siano tutte vittime, vittime di un sistema deviato e mal gestito da decenni da una politica locale fine solo al consenso immediato. Spero che gli accertamenti degli organi preposti potranno far luce su questa vicenda di cui tanto si parla, ma ahimè, in pochi conoscono effettivamente come stanno le cose,io compreso. 


Pertanto non punto il dito verso i concittadini sfrattati , bisognerebbe prima conoscere i fatti, gli atti, le storie, le difficoltà di ognuno di loro per elaborare una propria opinione.


Certo è che il welfare non è qualcosa di aleatorio, è regolamentato e bisogna approcciarsi ad esso con il massimo rispetto e serietà. Tratta di persone, di famiglie, di anziani, di minori, mette a disposizione strumenti e misure di sostentamento affinché nessuno resti in dietro o da solo con le proprie fragilità.


Sia chiaro, esistono le norme e queste vanno rispettate, ma è necessario applicarle nei giusti tempi al fine di evitare disagi di questa portata, solo così fungono anche da deterrente a malcostumi poco consoni per quella che vorrebbe essere una società civile.


Ho appreso la notizia che Don Lorenzo Elia  Parroco di San Rocco, ha accolto la Sig.ra Costanza di 85 anni, anch'essa sfrattata, ospitandola in uno dei due alloggi della Caritas. Grazie Don Lorenzo, accolgo il tuo gesto come una grande lezione di vita e di amore verso il prossimo, verso i più bisognosi.



Carlo Leo



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