F F Tribuna Libera: Che ne sarà del castello?

venerdì 23 ottobre 2015

Che ne sarà del castello?



AGGIORNAMENTO

Ricevo un comunicato dell'Amministrazione:




Questo il comunicato dell'amministrazione. E amche qui vogliamo dire qualcosa a commento.


Leggiamo in particolare che sarebbe "una graduatoria parziale e che, man mano che vengono valutati i progetti, cambia. Quando verrà valutato il nostro progetto, nulla vieta pensare che possa rientrare tra quelli finanziabili".

Il comunicato lascia intendere che potrebbero esserci ulteriori valutazioni, ma ciò contrasta con i soldi messi a disposizione dal bando. Infatti, come è specificato dallo stesso avviso pubblico, lo stanziamento regionale predisposto per finanziare il totale degli interventi è di 16.969.690,92 euro. Sommando la totalità degli interventi finanziati dalla graduatoria (ed escludendo dunque quelli ammissibili ma non finanziati) si ottiene la cifra di 16.458.508 euro 

Dunque la cifra a disposizione copre tutti gli interventi dichiarati finanziati e comunque con la cifra residua non sarebbe purtroppo possibile comunque finanziare il progetto del castello. Il bando è quindi al momento chiuso, fatti salvi gli eventuali ricorsi.

Poi il comunicato mette le mani avanti e ipotizza futuri stanziamenti di ulteriori risorse per finanziare i restanti progetti ammissibili ma non finanziati per esaurimento delle risorse. Ma già dall'attuale elenco sarebbero già più di 20 i Comuni dichiarati ammissibili ma non ancora finanziati e che avrebbero la precedenza, ovviamente. Clicca qui per l'elenco

Naturalmente speriamo tutti che il finanziamento in qualche modo arrivi ma, ad oggi, il progetto non è finanziato. Il resto è propaganda politica.
P.S.: nessuno ha dichiarato (come invece scritto all'inizio del comunicato) che il progetto era inammissibile.




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La brutta notizia l'avevamo data per primi l'altro giorno: il progetto per il restauro del castello, presentato dal Comune di Ceglie, non compariva nella graduatoria del progetti finanziati dalla Regione attraverso  l'apposito avviso  per la riqualificazione dei beni culturali regionali. Non compariva neppure tra i progetti non ammessi, nè tra quelli ammissibili ma non finanziabili per esaurimento delle risorse stanziate dal bando stesso. Clicca qui


Era pertanto sorta la legittima domanda: 

Perchè?


La risposta viene da alcune dichiarazioni rilasciate dal sindaco Caroli oggi alla stampa.

 La documentazione richiesta sarebbe stata inviata in ritardo rispetto ai termini fissati inderogabilmente dal bando, causando la decadenza dell'istanza stessa.




(Dal Quotidiano)

"La nostra istanza, il nostro progetto è stato definito ammissibile al finanziamento ma non finanziabile, perchè arrivato sei minuti dopo la mezzanotte. L'invio era fissato dalla mezzanotte in poi e il responsabile lo ha inviato a quell'ora. Il file del progetto era pesante e ci sono voluti sei minuti perchè venisse scaricato nella posta della Regione. Di conseguenza il nostro progetto è arrivato a mezzanotte e sei minuti ed era al 54esimo posto in graduatoria".




Il bando prevedeva:




Non ho capito bene dalla dichiarazione quando sarebbe stata inviata la documentazione. Inoltre il sindaco si riferisce alla prima istanza o all'invio della documentazione allegata?
In quest'ultimo caso, se l'invio è stato fatto dopo la mezzanotte del primo dei cinque giorni (leggiamo "L'invio era fissato dalla mezzanotte in poi è il responsabile lo ha inviato a quell'ora"), non si capisce perchè i sei minuti impiegati avrebbero dovuto causare l'esclusione (essendo arrivato in tempo). 
Se invece la mezzanotte citata era quella del termine finale previsto dal bando (e dunque i sei minuti avrebbero "sforato" il termine inderogabile), ci chiediamo perchè, visto che il bando era così importante, si sarebbe aspettato l'ultimo minuto utile (la mezzanotte del quinto giorno) per inviare tutta la documentazione? Non era possibile l'invio qualche ora prima?






La dichiarazione al Quotidiano dunque non l'ho capita. Spero qualcuno possa illuminarmi.


Continuiamo a leggere (è tutto virgolettato, non invento nulla):

"Secondo le informazioni a mia disposizione, adesso gli uffici stanno ancora valutando tutti i progetti e abbiamo guadagnato già 15 posizioni. Il finanziamento non è perso". Così afferma il sindaco.


Seconda domanda allora: La valutazione è terminata e la graduatoria è stata redatta e approvata con atto del dirigente del Servizio Beni culturali della Regione Puglia. In che senso, allora, leggiamo "gli uffici stanno ancora valutando tutti i progetti"? Naturalmente qualunque dei partecipanti può presentare ricorso avverso la graduatoria ma, nella dichiarazione di prima, non si parla di ricorso. Dunque è stato presentato ricorso? Altrimenti anche questa dichiarazione non è molto chiara.



Le reazioni politiche

Detto questo, l'unico intervento sull'argomento tra tutti i consiglieri comunali è stato quello di Pietro Mita (InMovimento con Mita) sulla Gazzetta del Mezzogiorno:

"Sono preoccupato e sconcertato, Ceglie ha perso un treno importante per lo sviluppo del territorio e solo per chiare responsabilità sia politiche che amministrative. Nella storia amministrativa di questa città non c'è mai stato un danno peggiore di questo ed il sindaco la sua maggioranza ne sono i responsabili. Prenda una decisione saggia, Caroli: mandi a casa sia il responsabile unico del procedimento che l'assessore Ricci. Avremo modo nel prossimo Consiglio comunale di parlare ampiamente della questione".




Sulla vicenda interviene anche Tommaso Argentiero, non più consigliere comunale ma sempre attento e puntuale rispetto all'attività amministrativa del Comune. 
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Da ricordare che in campagna elettorale il centrosinistra aveva presentato un progetto per la valorizzazione del castello (a costo zero). Così, giusto per ricordarlo. Nel video trovate i dettagli.







Una considerazione conclusiva. Tutti noi cegliesi siamo addolorati per aver perso questo importante finanziamento che, oltre a consentire il restauro e la valorizzazione del bene storico più di tutti simbolico della nostra città, avrebbe consentito anche la creazione di occasioni importanti di sviluppo e lavoro. Non è una partita di calcio con scontri tra tifoserie opposte. Anche chi non ha sostenuto, e non sostiene, questa amministrazione e questa maggioranza sarebbe stato tra chi avrebbe apprezzato il risultato e riconosciuto i meriti. Questo perchè le maggioranze e i politici, amatissimi o meno, passano ma le bellezze storiche della nostra città restano.



Che ne sarà del castello?