F F Tribuna Libera: I genitori degli alunni protestano

domenica 5 giugno 2016

I genitori degli alunni protestano





Tariffe della refezione scolastica per il prossimo anno scolastico a Ceglie troppo care. Gli aumenti sono stati approvati nella seduta del Consiglio Comunale del 29 aprile scorso. Ma i genitori degli alunni manifestano tutta la propria contrarietà. Ne parla Adele Galetta sulla Gazzetta del mezzogiorno in edicola oggi. Di seguito l'articolo.


"IL BUONO MENSA E' TROPPO ALTO"


Caro mensa: i genitori degli alunni della Scuola dell'Infanzia e Scuola Primaria, del I e II Comprensivo di Ceglie Messapica non ci stanno proprio a ingoiare il boccone amaro dell'aumento del costo della refezione scolastica per il prossimo anno. Contro la stangata, votata in Consiglio Comunale lo scorso 29 aprile, hanno organizzato una petizione per chiedere la revisione delle nuove tariffe e convincere, così, il sindaco Luigi Caroli a compiere la retromarcia sull'aumento delle stesse. 

L' aumento del buono mensa è percepito come ingiustificatamente gravoso e - spiegano i portavoce delle mamme e dei papà che hanno aderito all'azione di protesta - in un periodo di forte crisi economica quale quello attuale, difficilmente sostenibili per numerose famiglie, che per tale motivo potrebbero vedersi costrette a dover rinunciare loro malgrado ad un servizio estremamente importante”. 

I genitori lamentano un aumento eccessivo delle tariffe per le famiglie soprattutto con un solo figlio che usufruisce del servizio mensa e più in generale ritengono l’aumento non graduale, troppo repentino e non adeguato al menù quotidiano servito, che non garantirebbe un servizio decente secondo i bisogni alimentari dei bambini. “Le tariffe sono state rimodulate alla luce del nuovo modello ISEE”, giustificò all'epoca dei fatti l'ex assessore alle Politiche Sociali, Angelo Palmisano, formulandole con il criterio dell'equità e “vantandole” come quelle più basse della Provincia di Brindisi. 

A noi genitori non serve il confronto con le città vicine – spiegano ancora – perchè i nostri figli usufruiscono di un servizio qui dove abitiamo e dove paghiamo le tasse. Se la nostra voce rimarrà inascoltata dal Sindaco e dal nuovo assessore ci riserveremo il diritto di astenere in massa i nostri figli dal servizio di mensa scolastico perchè riteniamo che questa Amministrazione abbia preso una decisione improvvisa e incauta”. In base alla condizione economica risultante dal certificato ISEE, una famiglia con reddito sino a 2.500 € pagherà, per un solo figlio, 1,60€, rispetto al precedente 1,55€, fino a 3,10€ per una famiglia con reddito oltre i 12.500 ed entro i 20 mila euro, che in precedenza pagava 2,15€. “Cifre che incidono non poco sul bilancio familiare – continuano - impattanti soprattutto per una famiglia monoreddito”.



I genitori degli alunni protestano