F F Tribuna Libera: Il sindaco di Roma e Rocco Casalino

martedì 5 luglio 2016

Il sindaco di Roma e Rocco Casalino



C'erano una volta le correnti. E il pensiero va subito alla cosiddetta Prima Repubblica: bastava un mutamento nel rapporto di forze interno alle componenti della Democrazia Cristiana per determinare la nascita o la caduta di un governo, in alcuni casi anche l'elezione di un Capo dello Stato rispetto a un altro. Poi quelli della cosiddetta Seconda Repubblica fecero inizialmente credere che la storia delle correnti fosse archiviata. Macchè: nacquero anche nel partito più verticistico degli ultimi 30 anni, Forza Italia (e come sia andata a finire l'abbiamo visto). Sulle correnti interne al Pd conosciamo le vicende attuali, meglio andare oltre.

Le correnti dunque come una caratteristica eterna della politica italiana, così radicata che pare non abbia risparmiato neanche il Movimento Cinque Stelle, il movimento presentatosi come alternativo a tutto e a tutti gli altri partiti, ai loro metodi, alle loro logiche. Diversi per definizione, anzi per auto-definizione (che non è proprio la stessa cosa).

Parliamo della vicenda di Roma. Una vittoria stratosferica dopo aver doppiato il Pd di Giachetti al ballottaggio e ora il neo sindaco Virginia Raggi è alle prese con la composizione (un po' tormentata) della sua Giunta pentastellata. 





Stasera ha annunciato che la nuova Amministrazione è cosa ormai fatta ma questi giorni di trattative interne hanno mostrato come anche l'insospettabile M5S abbia i suoi problemi legati a correnti interne che faticano a trovare l'accordo.

Al riguardo c'è un articolo de "La Stampa" che fotografa la situazione: da una parte il sindaco e i suoi (vicini al deputato Alessandro Di Battista), dall'altra la deputata m5s Roberta Lombardi che fa riferimento a Luigi Di Maio che a sua volta fa parte (insieme a Di Battista) del cosiddetto "direttorio" vicinissimo a Grillo. Motivo del contrasto, neanche a dirlo, le nomine politiche e amministrative.

Ne parliamo perchè al centro di tutti questi equilibri e contrasti interni pare esserci un nostro concittadino: Rocco Casalino, dello staff comunicazione del Movimento.




"Il braccio dell’operazione è Rocco Casalino, l’ex del Grande Fratello, finito poi a guidare la comunicazione del M5S (...) La cordata da Lombardi a Di Maio chi vorrebbe al posto di Rubei? L’ideale sarebbe uno dei «Rocco boys», personaggi selezionati da Casalino - e ora nello staff comunicazione del Senato, dove non manca financo un disegnatore di costumi da uomo - che darebbero agli avversari della Raggi la certezza di controllarne ogni mossa, riferirla in tempo reale agli altri, e insomma: più che un portavoce, un agente del nemico"

per leggere l'articolo integrale.


C'è dunque anche un po' di messapia nelle appassionanti vicende politiche romane.
Avremo modo di seguirle con curiosità e interesse.





Il sindaco di Roma e Rocco Casalino