F F Tribuna Libera: Al voto per il nuovo Consiglio provinciale

lunedì 19 dicembre 2016

Al voto per il nuovo Consiglio provinciale





Con la vittoria del “no” al referendum, per volontà degli italiani la soppressione definitiva delle province non c’è più stata e dunque, nonostante siano state negli anni scorsi depotenziate nelle loro funzioni, toccherà a breve rinnovare i Consigli provinciali. Ma, badate bene, non saremo noi cittadini a votare ma i consiglieri comunali e i sindaci dei vari comuni del territorio provinciale. E quindi anche i consiglieri comunali cegliesi. In pratica gli amministratori si voteranno, come sapete, tra di loro in base alle liste presentate.





Il voto riguarderà solo il Consiglio provinciale (che si rinnova ogni due anni, al contrario del Presidente della Provincia che viene eletto, tra loro stessi, dai sindaci dei comuni della provincia). Al momento presidente della Provincia è il sindaco di Francavilla Fontana Maurizio Bruno.

Oggi è scaduto il termine per presentare le liste di amministratori all’interno delle quali i vari sindaci e consiglieri comunali dovranno scegliere (potranno votare solo la lista oppure la lista e uno dei candidati). Ed è nata un po’ di agitazione.



    in attesa del simbolo del listone Pd-Fi-ecc.



Già, perché sono solo due le liste presentate. Una che vede insieme Conservatori e Riformisti, Noi Centro, Fratelli d’Italia. L’altra invece vede insieme esponenti di Partito Democratico, Forza Italia, Partito Socialista, Nuovo Centrodestra e Udc.

Nel frattempo, crescono i malumori a livello provinciale all’interno di entrambe le parti principali che costituiscono questo anomalo esperimento (PD/Forza Italia) deciso dai responsabili provinciali dei rispettivi partiti Luigi Vitali e Maurizio Bruno (clicca qui).





Ci chiediamo: cosa accadrà nel Consiglio comunale di Ceglie Messapica? Proviamo a fare riferimento ai gruppi rappresentanti nell'assemblea.





I due candidati cegliesi in lista




Forza Italia è rappresentata dal consigliere  Cesare Epifani (che è anche candidato a consigliere provinciale per la lista PD-FI-Ncd) che, dunque, dovrebbe votare il listone Pd-FI così come (salvo smentite) potrebbe votarlo l’unico consigliere del Pd Rocco Marrazza

L’Ncd, che pure era alleato di Forza Italia e delle liste caroliane alle comunali, non esiste più in Consiglio dopo il passaggio di Francesco Locorotondo e Pasquale Santoro alla lista “Noi centro” (quest'ultimo è il secondo candidato cegliese - come capolista - di Terra di Brindisi) che si trova a sfidare il listone Pd-Forza Italia. 


E gli altri?





Il sindaco e gli altri consiglieri di maggioranza sono espressioni di liste civiche e dunque “a primo acchitto” non siamo in grado di sapere quale delle liste voteranno (ma, verosimilmente, dovrebbero convergere anche loro sul listone PD/Forza Italia/Ncd). Stessa cosa, probabilmente, per i perriniani di “Democrazia cegliese”.

Nell’opposizione, bisognerà vedere anche cosa voteranno il consigliere della sinistra Nicola Trinchera (Sel -  Sinistra Italiana) e il consigliere civico di centrosinistra Pietro Mita oltre che Riccardo Manfredi e Gianluca Argentiero che hanno costituito un gruppo civico di opposizione chiamato “Liberi e forti”.  












Un quadro politico bello articolato, vero?

A questo punto la domanda: visto che Le Province devono continuare ad esserci e svolgere anche alcune funzioni importanti (clicca qui) e con sempre meno risorse, non sarebbe meglio - vista questa "marmellata" trasversale che ci stanno servendo i partiti in queste ore - che fossimo noi cittadini ad eleggerci direttamente e chiaramente i nostri rappresentati e le rispettive maggioranze? Voi che dite?




Provincia, il "listone" esce allo scoperto: "Polemiche st

ECCO LE LISTE COMPLETE:

Listone Pd, Ap-Ncd, Psi, Udc e Forza Italia: Giovanni Barletta, Giuseppe Cavallo, Cesare Epifani, Piero Iaia, Francesco Mingolla, Claudio Moncullo, Giuseppe Pace, Teodoro Pierri, Angelo Presta, Chiara Saracino, Domenico Tanzarella e Damiano Flores.

Lista Terra di Brindisi (ex Forza Italia, Lista Schittulli, Conservatori e riformisti e altre formazioni di destra): Pasquale Santoro, Christian Continelli, Antonio Antonucci, Giovanni Bruno, Marina Miggiano, Lelio Lolli, Serena Missere, Pino Trinchera, Maria Zigrino, Maria Rollo, Lucia Trinchera e Luigia Albanese.






Ricevo e pubblico un comunicato di "Noi Centro":

Per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Brindisi il nostro candidato in rappresentanza della nostra Ceglie è il consigliere comunale Pasquale Santoro. Dopo una scelta democratica degli alleati ed una consultazione con tutti i componenti del Movimento NOI CENTRO, nel rispetto delle norme istituzionali e della politica, con il presidente Massimo Ferrarese abbiamo deciso di candidare gli uomini più rappresentativi a livello provinciale. Lo scenario che si è venuto a creare con l’accordo PD-FI è imbarazzante anche per loro stessi, ma grave è stata questa scelta perché qualcuno ha approfittato di una legge elettorale che estromette i cittadini dal voto. E’ palese che ci siamo contraddistinti dai nostri avversari non solo per lo spirito democratico con il quale la lista e gli accordi sono stati presi ma soprattutto per il rispetto verso i nostri elettori  non svendendo il loro voto ed i loro ideali cosi come, purtroppo, è accaduto per il vergognoso accordo tra Partito democratico e Forza Italia.

Domenico Convertino
Segretario cittadino NOI CENTRO




Comunicato dell'on. Nicola Ciracì (Conservatori e Riformisti):

"Abbiamo realizzato con il contributo di tanti amministratori  una lista per le elezioni provinciali che rispetta la parità di genere, con sei uomini e sei donne, che rispetta in maniera proporzionale il Sud, il Nord del territorio e lo stesso capoluogo, una lista senza inciuci e del tutto alla luce del sole che, malgrado i danni causati dal PD di Renzi con la legge Delrio, avrà come primo impegno la tutela dei lavoratori della Santa Teresa e di tutti i dipendenti dell'ente. Ribadisco lo sconcerto per la svendita di Forza Italia al PD, fatto che sta provocando indignazione all'interno di ambedue le forze politiche. Inoltre, un PD che presenta una lista composta da 11 uomini più una candidatura fuori tempo massimo sono il segno di come Bruno abbia ridotto il suo partito e purtroppo l'ente che gestisce"




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