Il premier lamenta: “Sono ancora senza un dente”.
Dev’essere un trucco per portarsi a letto la fatina.
(SPINOZA)
Una bella giornata
Leggi l'articolo del Corriere della Sera
Botta e risposta (sul filo del telefono)
La notizia curiosa ce l’aveva data Stefano Menga sul suo blog
LEI NON E' ABILITATO A QUESTO TIPO DI CHIAMATA....
Leggiamo la replica dell’ex amministrazione chiamata in causa. A rispondere è l’ex assessore Rocco Argentiero.
Anche questa volta non si dice la verità, l'azione "moralizzatrice" della nuova Giunta non ha alcun supporto . Sapete che il contratto con tim uguale per tutte le pubbliche amministrazioni costa 0,005 Euro al minuto ? Sapete che tim è l'unico gestore che a Ceglie garantisce la copertura del 95% del nostro territorio?
Sapete che i telefonini erano in dotazione a quei dipendenti e capi area la cui reperibilità era indispensabile ,ad iniziare dai Vigili Urbani la cui radio-mobile non garantisce la copertura nel territorio comunale? Sapete che i telefonini erano abilitati solo per alcuni specifici numeri d'emergenza e che tutte le altre chiamate erano a TOTALE carico dei dipendenti? Comunque sono curioso di vedere il nuovo contratto con il nuovo gestore e con tutti i benefici per il comune e per i dipendenti.
Il comune senza alcuna spesa per l'ente aveva esteso la tariffa agevolata ai dipendenti i quali pagavano attraverso la trattenuta sulla busta paga della tassa di concessione e la bolletta dei consumi era a loro carico. Costo per il comune ZERO.
Due pesi e due misure
C’è un editoriale interessante di Marco Travaglio sull’Espresso di questa settimana. Si parla del caso Ruby e lo si confronta con la vicenda Marrazzo. In particolare Travaglio riporta un brano di un editoriale scritto l’anno scorso da Maurizio Belpietro direttore di Libero:
Secondo voi, l’attuale premier coinvolto nella squallida vicenda del Bunga Bunga dovrebbe seguire l’ammonimento del direttore Belpietro?
"Il malumore, da Bologna, sta rimbalzando a Roma e in Puglia, roccaforte di Nichi Vendola. Tra i militanti di Sel cresce l’insofferenza verso un certo leaderismo che sembra imperversare nel partito, compresa la faccia di Vendola riprodotta sulla tessera d’iscrizione 2011. Per i dissidenti, una sorta di culto del capo che ha fatto le prime vittime nel capoluogo emiliano, con la cacciata dall’esecutivo provinciale del consigliere regionale Ugo Mazza e del politologo Claudio Bazzocchi. Proprio a Bologna, l’esito delle primarie del centrosinistra per la corsa a sindaco ha portato a galla nuove tensioni. Tutto è partito dal sostegno ad Amelia Frascaroli, che una parte della segreteria cittadina considera un accordo romano tra Vendola e i prodiani. La sconfitta della Frascaroli, battuta dal candidato del Pd Virginio Merola, ha rilanciato le critiche a una gestione del partito che azzera il confronto".