La Gazzetta del Mezzogiorno oggi in edicola ci offre un'analisi della surreale crisi amministrativa che portò il 17 febbraio scorso il sindaco Caroli ad azzerare l'intera sua Giunta per "scarso rendimento" e a riconfermarla integralmente (salvo qualche piccola modifica di parte delle deleghe assegnate agli assessori) una quarantina di giorni dopo. Una soluzione però a tempo che dà il segno che le acque nella maggioranza messapica non sono per nulla ancora tranquille. Anzi.
SEI MESI DI TEMPO AGLI ASSESSORI PER CONVINCERE IL SINDACO CAROLI
Riporto alcuni brani dell'articolo:
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Tanti gli interrogativi pur legittimi ed il dito puntato sugli assessori che "bistrattati" accettavano la riconferma senza batter ciglio. E questa - è opinione diffusa - se una giustificazione può avere per chi vive di politica mal si coniugava con coloro che politici non erano ed erano stati chiamati in giunta come esterni e di fiducia del sindaco. Come dire "caro sindaco tu ci hai chiamati da casa nostra ed ora cosa vuoi?". Una domanda che resterà inevasa, atteso che tutti hanno accettato.
Ma la cosa strana è che per tutti non si tratta di una fiducia illimitata ma a termine per i prossimi sei mesi. E se non è una ulteriore bocciatura questa? Ma, ciò detto, gli assessori riconfermati sono ritornati al loro posto, smaniosi di dimostrare che il sindaco ha sbagliato nei loro confronti. In questi giorni sono tutti indaffarati a mettere su un progetto assessorile. E questo potrebbe essere un errore perchè, con l'ansia di dimostrare che loro (gli assessori) ci sanno fare, possono sbagliare.
Anche perchè su tutto c'è l'altra scelta operata dal sindaco, quella di non assegnare l'incarico di vicesindaco e quella di trattenere per sè il settore delle opere pubbliche. Guarda caso tutte le deleghe che in avvio erano di competenza dell'avvocato Cesare Epifani, da sempre figura di spicco dell'on. Vitali. E quasi a volerlo ulteriormente "mortificare" a lui il sindaco assegna la delega alla Polizia municipale, croce e delizia di tanti amministratori che nel corso degli anni si sono succeduti. Non è che il sindaco l'abbia fatto apposta prevedendone il fallimento e quindi avere, tra sei mesi, la giustificazione di farlo fuori non avendolo potuto (ed era la voce ricorrente) farlo fuori ora?
Intanto ci sono molti consiglieri comunali che scalpitano. Specie quelli che si erano già visti assessori. Qualcuno di questi, infatti non avrebbe condiviso la scelta finale del sindaco di riconfermare tutti gli uscenti. Un turnover lo avrebbero gradito a metà consiliatura. Intanto gli assessori sono smaniosi di smentire il sindaco che nei loro confronti ha avuto quanto meno poco tatto e rispetto.
La quaresima della nostra amministrazione dunque non è ancora finita.
Tra sei mesi potrebbe ricominciare tutto daccapo.
Sarebbe interessante sondare l'opinione odierna dei cittadini sull'attività complessiva dell'amministrazione, Sindaco e Giunta, a ormai due anni dall'insediamento, dopo una vittoria avvenuta con un margine di appena 77 voti.
Cosa accadrebbe se si votasse domani?
Cosa accadrebbe se si votasse domani?