Ce la segnala, con una
sorta di malcelato e penoso compiacimento un commentatore anonimo
informato al riguardo:
"Mi chiedo ma cosa aspettano il gestore e i 4 consiglieri del centro sinistra a darci l'importante notizia, in Via 24 maggio (forse aspettano il mese dalla pubblicazione, il 24 maggio) si sono espressi ormai da quasi 20 giorni su quell'atto regionale che più di anno fa fece gridare è salvo, non è più a rischio e non chiude più".
Si parla della struttura ospedaliera di Ceglie Messapica. E' una sentenza ancora non pubblicata nel Bollettino ufficiale regionale.
La Corte Costituzionale,
su proposta presentata alcuni mesi fa dal Governo Berlusconi-Fitto,
ha infatti annullato la legge regionale “Norme in materia di Residenze
sanitarie e socio-sanitarie assistenziali (RSSA), riabilitazione e
hospice e disposizioni urgenti in materia sanitaria”.
Attraverso queste legge regionale era evitata la chiusura delle
strutture ospedaliere (tra cui quella di Ceglie) a causa dei tagli imposti dal Governo centrale, trasformandole in
Residenze assistenziali e Riabilitazioni e Hospice. Ecco la sentenza
Su tale legge si inserì, su sollecitazione dei consiglieri comunali del centrosinistra di Ceglie, una delibera della Asl, la n.1334/2011 che prevedeva tra le altre cose 40 posti di residenza
sanitaria assistita, Punto di Primo Intervento attivo h24, un modulo
di 20 posti per la semiresidenzialità riabilitativa di
medio livello in stretta sinergia con il "San Raffaele”. Su tale proposta scese il silenzio del Pdl cegliese, salvo riscoprirla qualche mesetto fa e chiedendone l'immediata applicazione (era infatti stata sospesa dopo l'impugnativa da parte del Governo del Pdl dinanzi alla Consulta). Il silenzio riguardò anche la decisione governativa di chiedere la cancellazione di quella legge regionale.
Adesso la Corte ha dichiarato l'illegittimità
costituzionale della legge regionale in questione. Di conseguenza,
tutti i progetti per l'ospedale di Ceglie vengono meno. E' una
bruttissima notizia, rispetto alla quale non può esserci che
tristezza in tutti noi. A cosa sarà servita dunque la raccolta firme avviata dai consiglieri
comunali del Pdl nei giorni scorsi?
Solo una curiosità: secondo voi chi sarà
l'informato commentatore aggiornatissimo sulle sentenze della Corte e particolarmente propenso soltanto alle polemiche di bassa politica anche di fronte a problemi così seri per la nostra città? E perchè se ne esce solo adesso, a firme ormai (inutilmente) raccolte?