Nei giorni scorsi abbiamo
parlato della “Giornata del donatore” organizzata dall'Avis di
Ceglie Messapica e saltata all'ultimo momento per decisione dell'Asl.
Oggi della questione torna a parlarne anche la Gazzetta del Mezzogiorno, dando voce
al disappunto dei volontari dell'associazione.
Salta la donazione
dell'Avis per colpa delle decisioni dell'Asl
“Anche la raccolta
del sangue diventa un problema”. È l'amaro sfogo di uno dei
componenti del direttivo Avis di Ceglie che avevano organizzato per
domenica scorsa una raccolta di sangue presso l'ospedale. Tutto
predisposto con tanto di pubblicità e, quando tutto sembrava pronto
per la comunicazione, un giorno prima, dell'Azienda brindisina che
comunicava l'impossibilità alla raccolta perchè “non si poteva
conferire lo straordinario ai medici trasfusionali”, questa più o
meno la motivazione pervenuta ai responsabili Avis di Ceglie:
“Incredibile”, l'amaro sfogo di A.F., componente del
direttivo Avis, che non crede alle sue orecchie. “Ma come –
prosegue nel suo sfogo – noi facciamo tanto per coinvolgere la
gente a donare il sangue, specie in questo periodo quando la
richiesta supera ogni previsione, ed un semplice impedimento manda a
monte tutto?”.
Come non dargli ragione?
Ma è mai possibile che un'azienda di tali proporzioni, considerata
la natura dell'iniziativa, trovi difficile trovare le modalità per
garantire la presenza dei medici? “Dopo la notizia che la
raccolta non poteva aver luogo – aggiunge il componente del
direttivo Avis – avevamo trovato anche dei medici che si
dichiaravano disponibili e gratuitamente a sopperire a tale
impedimento”. E quale il problema? “Il problema – è
la risposta – è che per il prelievo del sangue non si possono
utilizzare medici generici e non riconosciuti come medici
trasfusionali”.
Sta di fatto che domenica
mattina molti cegliesi si sono recati presso il presidio per donare
il sangue ma è stata un'andata a vuoto ed anche loro hanno mostrato
il proprio disappunto. “Abbiamo intenzione –
conclude A.F. - di formalizzare una dura protesta presso la
direzione Asl perchè il nostro impegno di volontariato non può
bloccarsi di fronte ad una simile giustificazione; ci saremmo attesi
ben altro”.
A più tardi per altre notizie da Ceglie.