C’è un articolo di Maria Gioia
sul Quotidiano di ieri mattina che riportava una storia singolare avvenuta a Ceglie.
"COSTRETTO A RACCOGLIERE RIFIUTI.
DI ALTRI"
Su indicazione dei vigili urbani,
un musicista di Ceglie, E. G., ha dovuto raccogliere e conferire
presso l’isola ecologica i rifiuti abbandonati da ignoti in un fondo di
campagna in contrada Carbone per non essere costretto a sostenere le spese di
un’eventuale causa civile tra privati. Il motivo? Tra i rifiuti è stato trovato
il cartello “Affittasi” della casa che il giovane aveva preso in locazione a
maggio. “Non voglio accusare nessuno – spiega il giovane – voglio solo
raccontare una storia incresciosa. Domenica scorsa il proprietario della casa
in cui mi trovo in affitto ci ha telefonato, spiegando che un uomo, rimasto
anonimo, lo aveva contattato al numero indicato sul cartello “Affittasi”, trovato
tra scarti edili e rifiuti vari, abbandonati sul suo fondo. Lo stesso anonimo
aveva intimato al proprietario di ripulire il tutto, altrimenti si sarebbe
rivolto a chi di competenza”.
Quel cartello Gioia lo aveva
gettato a maggio nei bidoni della raccolta differenziata in contrada
Montecalvo. Lunedì, verso le 13, il musicista ha ricevuto la telefonata del
proprietario di casa che era stato contattato dalla polizia municipale. “I vigili
– sottolinea – avevano consigliato di andare a ripulire il tutto per evitare
magari che si procedesse per vie legali in quanto si trattava di un suolo privato e non pubblico”. A quel
punto, il giorno dopo, il musicista si è recato sul posto e ha pulito l’area: “Non
vedevo alternativa per tre motivi: era stato ritrovato il cartello della casa
ce io ho preso in affitto, erano stati avvisati i vigli e non ero in grado di
sostenere eventuali spese legali”. Gioia ha scattato delle foto, mostrate agli
agenti della municipale, a cui ha chiesto di poter riavere il cartello, senza
riuscirci.
“Ripulendo quel terreno –
conclude – ho subìto un’umiliazione. Io ho la coscienza a posto. Chiedo al
Comune di Ceglie: perché non sporchiamo le auto dei vigli e della forestale
mandandole in giro per le campagne in modo che io, padre di tre figli ed ex
lavoratore Ilva (so cosa vuol dire la parola inquinamento), possa fare una passeggiata
senza imbattermi in cumuli di amianto abbandonato?”.
A rispondere è il comandante
della municipale, Cataldo Bellanova: “Non conosco i fatti, ma ne parlerò con
chi ha seguìto questa vicenda. Di solito quando riceviamo una segnalazione di
questo tipo, facciamo da mediatori tra i privati. Il nostro vigile avrà
chiamato, consigliando in modo bonario di ripulire per evitare che l’altra parte
procedesse per vie legali”.