Parliamo di Imu, in
particolare della terza rata che a breve si pagherà e la cui aliquota viene
determinata dai singoli Comuni (è infatti l'unica
rata rispetto a cui i Comuni possono aumentare o diminuire l'aliquota
base di 0.2 punti percentuali sull'abitazione principale e di 0.3 sugli altri
fabbricati).
Le aliquote definitive stabilite dai nostri Amatissimi sono le seguenti: 0.36% sulla prima casa; 0.76% per gli immobili ad uso produttivo (C1, C3, D); 0.89% per gli altri immobili (seconda casa).
Le aliquote definitive stabilite dai nostri Amatissimi sono le seguenti: 0.36% sulla prima casa; 0.76% per gli immobili ad uso produttivo (C1, C3, D); 0.89% per gli altri immobili (seconda casa).
Ne viene dato annuncio
trionfalistico in un comunicato che ci è capitato di leggere in questi giorni.
Il comunicato iniziava con un'auto-celebrazione per “l’attenzione e sensibilità dimostrata verso e rispetto ai cittadini tutti, contenendo al massimo, le varie imposizioni di sua competenza”. Con, ciligiena sulla torta, il tenero pianto sull’ “ennesima dimostrazione rispetto a chi vuole denigrare l’operato di questa Amministrazione”. Il consueto repertorio politico-vittimistico, in puro stile berlusconiano ormai retrò. Ma forse ne sono davvero convinti.
Ma non avrebbero davvero
potuto fare di più?
In realtà, c’erano state proposte dell’opposizione (sia
centrosinistra che Udc) che prevedevano ulteriori riduzioni per cittadini e
imprenditori. In dettaglio:
- una riduzione dell’aliquota per
l’abitazione principale e pertinenze, fino al massimo dello 0,2 per
cento determinando l’aliquota all’0,2 per cento;
- una riduzione dell’aliquota IMU
dello 0,3 per cento per la seconda casa data ad uso gratuito
ai figli e/o parenti entro il 1° grado ed adibita ad abitazione principale
determinando l’aliquota all’ 0,46 per cento;
- una riduzione dell’aliquota IMU per
i fabbricati rurali ad uso strumentale fino al massimo dello 0,1
per cento;
- una riduzione dell’aliquota IMU per
i beni immobili non produttivi di reddito fondiario, sino al massimo dello 0,4
per cento;
Gli Amatissimi, in Consiglio
comunale, all’unanimità dissero NO a queste ulteriori riduzioni.
Inoltre, tra le altre cose,
l’opposizione ricordava all’Amministrazione l’impegno, assunto ufficialmente in
Consiglio comunale, a rimborsare ai
cittadini le somme applicate con la tassa una tantum dell’addizionale Enel 2011
equivalenti a 230.000 euro. Di quest’ultimo si sono del tutto perse le tracce. Che fine ha fatto?
Non sarebbe il caso di
mantenere gli impegni?
Per rileggere tutta la cronologia del dibattito sull’Imu
cegliese clicca qui
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Verrà presentato questa sera, alle 18,30 presso la Biblioteca comunale il libro "L'autista delle slot" della scrittiice Caterina Emili. Il romanzo è ambientato nella nostra Ceglie.
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Cambiamo argomento
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