In piena ventata di antipolitica, uno dei temi più applauditi
dai cittadini (giustamente) è la proposta riduzione dei costi della politica,
in primis delle indennità dei parlamentari. Credo che nessuno di noi possa essere
in disaccordo su ciò e sarebbe auspicabile che quanto prima venisse deliberato.
Questo tema è cavalcato soprattutto dal movimento dei
grillini che, forti dei sondaggi del momento, si preparano (vedremo poi con che
percentuale finale) ad essere eletti (se rimane questa pessima legge elettorale,
nominati) deputati e senatori.
"Non guadagneranno più di 5mila euro al mese cadauno".
Questa la promessa che ha commosso tutti:
"L’indennità parlamentare
percepita dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili, il residuo dovrà essere
restituito allo Stato insieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine
mandato). I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso
tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese
per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio,
somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con
sistema di calcolo contributivo". LEGGI TUTTO dal sito del Peppe nazionale.
Ma come si dice, il diavolo si nasconde nei dettagli. E
infatti quei ragazzacci del quotidiano “Pubblico” sono andati a scoprire come,
proprio sulla base di quanto scrive Grillo, la cifra totale che i parlamentari guadagneranno ammonterà
a
13.782 euro lordi al mese.
Hai capito...?
In sostanza come prima.
E' vero che i partiti che abbiamo oggi andrebbero tutti rinnovati e molti politici mandati a casa,
ma bisogna cambiare in meglio, non in peggio.
E' vero che i partiti che abbiamo oggi andrebbero tutti rinnovati e molti politici mandati a casa,
ma bisogna cambiare in meglio, non in peggio.
Sempre a proposito del grillismo, c’è un interessante editoriale del settimanale “Famiglia Cristiana”
Fra
qualche mese si tornerà a votare, e altro che i trenta buffoni. Si prospetta
per Montecitorio un centinaio di deputati, o persino di più a seconda della
legge elettorale (finora nelle secche parlamentari, e anche questa è
responsabilità dei partiti). Al Senato, poi, mistero: ma nessun ottimismo. Una
tale rappresentanza porrà problemi enormi. Se Grillo avesse un minimo di
programma politico, sarebbe il male minore. Anche con le stravaganze ci si può
confrontare. Di fronte invece al nulla, non c’è dialogo Leggi tutto