Leggiamo sulla Gazzetta del Mezzogiorno in edicola questa mattina
(l'articolo è di Adele Galetta):
Ospedale, la Asl taglia i turni notturni in portineria
(l'articolo è di Adele Galetta):
Ospedale, la Asl taglia i turni notturni in portineria
Potrebbe abbassare la saracinesca la portineria del Presidio Territoriale Polifunzionale di Ceglie. La direzione amministrativa dell'Asl Br si appresterebbe, infatti, a tagliare il turno notturno di portineria del complesso socio-sanitario per sopperire alla carenza di personale nello stesso settore dell'ospedale di Francavilla, attualmente compensata dalla presenza di una guardia giurata. I cinque operatori in servizio presso la struttura messapica sarebbero stati convocati alcuni giorni fa dalla Direzione ed informati della situazione e dell'eventuale possibilità di trasferimento per due di loro presso il nosocomio della Città degli Imperiali. Se così dovesse essere, però, Ceglie risulterebbe a sua volta sotto organico poiché, di fatto, i portieri commessi sono tre, numero minimo garantito per legge, ai quali vanno ad aggiungersi un centralinista ed un operatore tecnico “prestati" alla portineria.
Ciò
comporterebbe, quindi, uno stop ai controlli notturni e ad un punto
di riferimento importante. Quanti dovessero aver bisogno del servizio
di guardia medica notturna o i pazienti e gli addetti del reparto di
Psichiatria e dell'Ospedale di Comunità dovrebbero rivolgersi al
personale in servizio presso il P.P.I. (Punto di primo intervento)
che dovrà mettere da parte le proprie incombenze (magari qualche
paziente bisognoso di cure) per rispondere al citofono, aprire la
porta, oltre che sorvegliare la struttura e tenere d'occhio altre
criticità che potrebbero verificarsi. Il servizio notturno di
portineria viene incontro alla necessità di coloro che assistono i
dodici pazienti ospitati nell'ospedale di comunità e i ricoverati
nel centro per psicotici nonché alle urgenze della guardia media. I
sindacati sarebbero già stati informati della situazione e
l'auspicio è che nei prossimi giorni ci sia un tavolo di
concertazione con i vertici dell'Azienda Sanitaria perchè si possa
arrivare ad una situazione migliore.
La
chiusura notturna della portineria rappresenterebbe ancora un altro
infelice provvedimento per l'ex nosocomio cittadino, già fortemente
penalizzato dal piano dim riordino ospedaliero regionale. Una
struttura per anni fiore all'occhiello a livello sanitario, oggi
completamente sventrata ed in attesa di vari provvedimenti di
riconversione che prevedono, tra gli altri, anche l'installazione
della Tac e la realizzazione del Centro Risvegli.