Cataldo Rodio si dimette da Capogruppo PDL
COMUNICATO
Il
sottoscritto Rodio Cataldo, in
qualità di Capogruppo PDL in Consiglio Comunale di Ceglie Messapica (BR) , in seguito
ai gravi fatti avvenuti nel Consiglio Comunale il 26 Aprile 2013, in quanto lo stesso non è stato informato dai
componenti dell’intero gruppo di non voler presenziare alla seduta, è stato
messo in serie difficoltà in sede consiliare, tenuto conto dell’importanza dell’ordine del giorno in
discussione.
Di
conseguenza, stanco di questi atteggiamenti che comportano la mancata
condivisione dei principi e dei
programmi del Popolo della Libertà e per la inefficace collaborazione al risultato politico, alle ore 12,35 subito dopo il Consiglio
Comunale del 26 aprile ho dato comunicazione ufficiale al protocollo delle proprie dimissioni dal ruolo di Capogruppo
PDL.
Lì
04.05.2013
Il Consigliere Comunale
Rodio Cataldo
NUOVI ASSESSORI?
Importanti novità negli scenari politici messapici. Ne parla questa mattina la Gazzetta del Mezzogiorno. Nei giorni scorsi abbiamo parlato dello scontro non più sotterraneo tra le due correnti del Pdl cegliese, caroliani e ciraciani, con addirittura l'ipotesi di ennesimo rimpasto in Giunta.
Sulla Gazzetta, il sindaco descrive
le imminenti incombenze per l'Amministrazione.
"Abbiamo da completare il
campo sportivo, dobbiamo finire i lavori della scuola media di Via Salerno per
consentire ai ragazzi di iniziare la scuola in ambienti confacenti, ci sono i
progetti di riqualificazione urbana, l'acquisizione del castello e delle grotte
di Montevicoli e, per finire, la realizzazione del Pug".
Dopo di che, la proposta - "colpo di scena".
"Per superare il momento di
difficoltà all'interno della maggioranza, proporrò a Nicola Ciracì di impegnarsi in prima
persona nell'esecutivo per dare il suo prezioso contributo alla realizzazione
del programma che ci attende da qui alla fine della legislatura".
Nicola Ciracì diventerà dunque assessore comunale?
Quindi, al netto del refuso (si dovrebbe parlare di "consiliatura" e non di "legislatura", non trattandosi del Parlamento nè del Consiglio regionale), è una proposta inattesa e che aprirebbe scenari imprevedibili. Intanto perchè se venisse accettata, Nicola Ciracì decadrebbe, per incompatibilità, da Presidente del Consiglio comunale e quindi l'assise dovrebbe eleggere un nuovo presidente. Con tutte le tensioni politiche in atto sarebbe un'incombenza che rischierebbe di lacerare ancora di più la già precaria maggioranza.
Ed è anche una strada "rischiosa" per la
corrente ciraciana, dal momento che, se venisse accettata, tale corrente
potrebbe non avere più, se nei prossimi mesi il sindaco decidesse un eventuale nuovo
rimpasto, il proprio leader nè in Consiglio nè in Giunta. Dall'esito di questa
vicenda, dunque, con il risultato che darà il rimpasto che sembra sempre più
vicino, si capirà chi controlla politicamente il centrodestra cegliese.
Cosa pensano i cittadini di tutta
questa telenovela politica mentre i tanti problemi della città e delle famiglie continuano al di là dei duelli della "castina" politica cegliese? Chissà ...
Una delle leggi fondamentali
dell'aritmetica che a tutti noi hanno insegnato alle scuole elementari era che "modificando
l'ordine dei fattori, il risultato non cambia". Ed è un risultato pessimo. E la responsabilità di aver amministrato la città in questi tre anni non è scomponibile: è di tutto il centrodestra.
Buona domenica a tutti.