Cose che accadono nella
politichetta cegliese. Prendiamo la battaglia contro l'OPG a Ceglie. Una
battaglia che ha visto dalla stessa parte sinistra e destra, non certo per un
basso inciucio o ribaltino ma per un fine nobile: circa un mese fa il Consiglio
comunale aveva fatto propria la richiesta della sinistra di impugnare la
deliberazione Asl del giugno scorso che istituiva una Struttura
Sostitutiva dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario all'interno dell' ex Ospedale di Ceglie Messapica. Poco dopo il sindaco,
in attuazione del deliberato, aveva dato mandato all'ufficio legale del Comune di ricorrere al TAR di
Lecce per chiedere l'annullamento di questa delibera.
L'altro giorno è arrivata la notizia che il Tar aveva emesso
un'ordinanza che sospendeva in via cautelare la delibera dell'Asl (e quella
successiva della regione) in attesa dell'udienza del 13 febbraio prossimo in
cui verrà trattato il ricorso vero e proprio. Sarebbero dovuti essere tutti contenti:
maggioranza e opposizione. Avevano messo per un istante da parte le divisioni e
le differenze e si erano unite per un obiettivo che rappresenta unicamente l'interesse dei cittadini, oltre i colori diversi. Una bella pagina politica. E
invece? Non ce l'hanno proprio fatta.
Questa mattina sul Quotidiano ho letto un duro attacco del sindaco
all'opposizione sull'argomento. L'accusa? L'opposizione avrebbe scritto e
diffuso in anticipo un comunicato che annunciava la decisione del Tar di bloccare la
situazione (chiedendo anche ai consigliere regionali di aiutarli ad ottenere la
revoca della relativa delibera regionale). Leggiamo "Il centrosinistra ha anticipato i tempi. I consiglieri devono
cercare di recuperare, visto che l'ex Opg ce lo ha imposto la loro parte
politica, a i vertici della regione ..." continuando poi in una serie
di attacchi.
Ma davvero il problema è chi scrive e diffonde prima un comunicato? A
noi cittadini interessa che i problemi vengano risolti, al di là del colore del'amministrazione
pro-tempore, non le chiacchiere e le schermaglie dei partiti. Davvero pensano che basta bombardarci di
comunicati auto-celebrativi alla cinegiornale anni '30 (in stile noi siamo i più bravi-noi siamo i migliori- prima
era tutto buio) per rimbambire d'improvviso noi cegliesi? Si tranquillizzino, la città è molto più sveglia di quanto qualcuno
vorrebbe far credere.
Sarebbe stato bello che, per una volta (una volta sola, per carità ...) i nostri
politici avessero detto: "Abbiamo lavorato insieme per il bene di tutti,
per la città". Invece andiamo avanti con i bruscamenti e la gara a chi
scrive il "tema" (pardon, il comunicato) più bello, anche quando l'importanza dei temi richiederebbe tutt'altro atteggiamento. Siamo o non siamo nella società dell'immagine e della comunicazione (ma sarebbe meglio dire propaganda) permanente?
Ma in fondo resta la solita vecchia, triste, politica paesana.