Ricevo e pubblico un comunicato di Giuseppe d’Ambrosio e Corradino De Pascalis, rispettivamente segretario del Movimento Lavoratori e presidente dell'Azione Cattolica della Diocesi di Oria.
"Anche quest’anno il Primo Maggio 2014 Festa del
Lavoro e per i cattolici festa di San Giuseppe Artigiano, esempio luminoso di
lavoratore e uomo timorato, giunge in un momento di grave crisi sociale ed
economica, nonostante i tanti proclami e qualche rara azione che i governanti
stanno mettendo in campo. Il lavoro rappresenta per tante famiglie un vero
dramma; per chi il lavoro c’è lo ha, in quanto spesso esso è condizionato dalla
sistematica violazione dei diritti dei lavoratori o è inquinato da
comportamenti di taluni improntati alla poca etica o al lavativismo; per chi il
lavoro lo ha perso e quindi vive nell’abbandono e nell’isolamento una
condizione di emarginazione non solo economica ma anche sociale; per chi il
lavoro non lo ha mai avuto, i tantissimi giovani disoccupati che guardano a
questo diritto come ad una chimera e progressivamente perdono la speranza di
avere un futuro e una vita dignitosa. Ma soprattutto vi è un soggetto che più
di tutti soffre questa situazione: la famiglia! Sempre più spesso, infatti,
nelle nostre Associazioni ci capita di raccogliere lo sfogo di figli, genitori,
nonni che vivono la condizione devastante di un precariato economico che si
trasforma rapidamente in precariato sociale, in emarginazione umana" ... Continua qui