F F Tribuna Libera: Tutto pronto per il giornalino comunale

venerdì 23 febbraio 2018

Tutto pronto per il giornalino comunale





Pubblicato nei giorni scorsi il regolamento comunale per la disciplina delle attività di comunicazione istituzionale e informazione. LINK


Si nota subito come il regolamento sia stato scritto sulla falsariga di quello del Comune della vicina San Michele Salentino da cui prende e rielabora diversi "spunti". Clicca qui


Vediamo in dettaglio alcuni punti. 

Il regolamento ha ad oggetto "il sistema generale di informazione e comunicazione del Comune di Ceglie Messapica, istituito al fine di informare i cittadini sull’operato dell’Amministrazione e sui servizi comunali". 

La legge quadro in cui si inserisce il regolamento è la legge 150 del 2000 che disciplina le attività di informazione e comunicazione delle Pubbliche amministrazioni. Una delle strutture essenziali per la comunicazione verso i cittadini individuate da questa legge è l'Ufficio relazioni con il pubblico

In tutti questi anni, nonostante fosse previsto già nel programma elettorale 2010 del candidato sindaco Caroli e nonostante ci sia stato nel 2010 un concorso pubblico per assunzione di un dipendente di categoria C per compiti di comunicazione istituzionale, l'URP non è mai stato istituito. 

Ad oggi esiste un servizio denominato "Affari generali - marketing territoriale - attività culturali e ricreative - Urp" ma, ci chiediamo, esiste una struttura autonoma (come dovrebbe essere, in base alla normativa, l'Urp) con un responsabile specifico e addetti con specifica professionalità in materia di comunicazione che curino in maniera specialistica l'attività di comunicazione interna e di quella esterna verso cittadini , imprese, enti, ecc.? Non risulta.

Poteva essere questa l'occasione per creare finalmente un vero ufficio per le relazioni con il pubblico anche a Ceglie Messapica, uno strumento essenziale per i cittadini e imprese - per avere informazioni su provvedimenti, bandi e quant'altro - ma neanche questa volta leggiamo un rigo al riguardo. Peccato. 

Al centro del regolamento vi è il sito istituzionale del Comune più i vari portali web (sul turismo, il canale youtube, i social come Facebook e Instagram) e soprattutto il giornalino comunale (bimestrale) da inviare alle famiglie cegliesi e definito "Bollettino Ufficiale". 



Credo che questa ultima denominazione scelta non sia proprio corretta. Infatti ad esempio il regolamento comunale di San Michele lo definisce "notiziario comunale". Altri comuni lo denominano "bollettino informativo", "bollettino di informazione", "giornale comunale". 

Ma nessuno usa la denominazione "bollettino ufficiale", dal momento che con tale espressione si intende lo strumento di informazione delle Regioni (appunto "ufficiale") per la pubblicazione di leggi, regolamenti, atti dirigenziali regionali e di altri enti con la funzione di renderli conoscibili in maniera ufficiale ai cittadini e, nel caso di leggi e regolamenti, sancirne l'efficacia proprio con quella pubblicazione (funzione svolta in ambito locale per delibere, determine e regolamenti dall'Albo pretorio comunale). 

Dubito che un giornalino comunale possa "prendere" dunque questa denominazione, sarebbe come se si fosse chiamato "Gazzetta Ufficiale". 


Un altro punto. 

Le figure previste qui sono soltanto il direttore editoriale (che sarebbe il sindaco), il direttore responsabile (un giornalista scelto dal sindaco) e il responsabile della gestione dei siti web e dei social network (sempre scelto dal sindaco, per quest'ultimo non si specifica se scelto all'esterno o tra gli attuali dipendenti). 

Al contrario di quanto stabilito da altri Comuni, non leggiamo per Ceglie la presenza di un comitato di redazione che ha il compito di stabilire gli argomenti oggetto degli articoli e organizzare il lavoro. 




Nella gran parte dei Comuni il comitato di redazione è costituito dal sindaco e dal direttore responsabile ma anche da altre figure: un rappresentante della Giunta e due rappresentanti dei consiglieri (uno di maggioranza e uno di opposizione) proprio perchè parliamo di comunicazione istituzionale, dell'ente, e non della maggioranza momentanea soltanto. 

Personalmente credo che prevederlo sarebbe stata una scelta più istituzionale e aperta (fatta salva comunque la maggioranza numerica che comunque resta nelle mani di chi amministra). Giusto per evitare che qualcuno possa definire questo organo di informazione una specie di "pravda". 

Nel regolamento, infine, non si fa esplicito riferimento alla previsione di procedure di selezione pubblica per la scelta del soggetto a cui affidare l'incarico di direttore responsabile. 




Ci auguriamo quindi che tale scelta (dove comunque il sindaco sceglierà autonomamente per intuitu personae) avvenga, come avviene in vari Comuni, sulla base di un bando pubblico che consenta  di candidarsi a tanti giornalisti del territorio (tra cui poi il Comune può scegliere liberamente e in maniera autonoma).

In questo modo sarebbe certamente arricchita la possibilità di scelta della figura più idonea, super partes, e di esperienza e attraverso un ventaglio molto ampio di capacità professionali, a vantaggio ancor di più della qualità del prodotto (che ricordiamo è un prodotto finanziato con fondi pubblici dei cegliesi e finalizzato a informare i cittadini in maniera quanto più neutrale, completa e imparziale). Un vantaggio soprattutto per il Comune, quindi. Molti Comuni hanno scelto questa strada. Ci auguriamo che la segua anche Ceglie.


Al di là di questi brevi rilievi, ci auguriamo infine che questa esperienza editoriale che a breve dovrebbe nascere contribuisca ad essere realmente uno strumento di informazione di tutti, ma proprio tutti, i cittadini cegliesi, senza strumentalizzazioni politiche (la comunicazione politica lasciamola ad altre sedi diverse dal Palazzo di Città). 

Le maggioranze vanno e vengono (tra due anni ci sarà un altro sindaco), le istituzioni restano. 


Tutto pronto per il giornalino comunale