Ricostruiamo la vicenda e aggiorniamoci:
A fine ottobre scorso la sezione cegliese di Liberi e Uguali segnalò l'ennesima crepa su di una facciata della torre del Castello causata dalle piogge dei giorni precedenti.
Il giorno dopo (Link) il sindaco fece suo questo allarme, citando una relazione tecnica di un docente ordinario dell'Università di Bari. Al contempo disse chiaramente che il progetto per la messa in sicurezza della torre, già nelle mani del Comune e immediatamente cantierabile, richiedeva la cifra di circa 5 milioni di euro, che il Comune ovviamente non aveva (e non ha) disponibili al momento.
Il verbale del sopralluogo di qualche giorno dopo da parte dei Vigili del Fuoco invitava il Comune "a voler intraprendere tutti i provvedimenti contingibili ed urgenti per la tutela della pubblica incolumità".
E' stato effettuato nelle settimane scorse un primo intervento di sgombero e pulizia dell’intero immobile (come vedete nella foto sopra) curando in particolar
modo l’eliminazione di materiali risultanti dai crolli in essere relativi ai vari solai al
fine di eliminare sovraccarichi per le strutture esistenti (archi, controventi)
consentendo una più dettagliata attività di indagine finalizzata alla redazione della
progettazione delle opere provvisionali di messa in sicurezza.
Il costo è stato di 20mila euro.
Successivamente, a seguito di una delibera del 19 febbraio (Clicca qui), sono partiti i lavori di somma urgenza per la torre quadrata con il montaggio del ponteggio esterno, il ponteggio interno ed il posizionamento di altre opere provvisionali metalliche come le contro coperture complete dei fabbricati, i cui tetti risultano crollati.
Per questo sono stati stanziati 300mila euro, di cui 200mila resi disponibili dalla Regione Puglia. I lavori dovranno concludersi entro 90 giorni.
Nella delibera leggiamo che i ponteggi posti in opera sono in noleggio fino al 31 dicembre 2019. Il Comune però si riserva di valutare l’ulteriore prolungamento dei tempi di utilizzo delle strutture provvisionali in relazione agli eventi, con il possibile acquisto.
Questa è la torre ingabbiata, la foto è dell'avv. Rocco Suma, di alcuni giorni fa.
Quale è il passo successivo?
L'amministrazione comunale, come scritto prima, è dotata di un progetto esecutivo per l'intervento complessivo relativo agli interventi conservativi e funzionali del castello ducale, con i già acquisiti pareri della Soprintendenza, per un importo complessivo di circa 5 milioni di euro, cifra che il Comune non ha.
Per questo lo scorso 31 ottobre il deputato brindisino di Forza Italia Mauro D'Attis ha presentato una interrogazione a risposta scritta al Governo Conte, nella persona del Ministro per i beni e le attività culturali, per sapere "se il Governo sia a conoscenza della situazione esposta in premessa e se sia intenzionato ad assumere le iniziative di competenza, anche tramite un sostegno economico, per rendere possibile la realizzazione degli interventi necessari alla messa in sicurezza e alla conservazione del castello ducale di Ceglie Messapica".
Dal sito della Camera risulta che l'iter dell'interrogazione è ancora in corso e dunque, dopo 5 mesi, al momento ancora non conosciamo la risposta del governo di Lega e M5S.