Un saluto agli amici e lettori che mi danno il piacere della loro “visita”. Dopo una piccola pausa (tranquilli, non sono finito “in via Martina” come scriveva un anonimo in un commento in stile “lugubre-funerario” su un altro blog qualche giorno fa) torniamo a discutere nella nostra piccola blogosfera. Lo facciamo con una nuova “tribuna libera”, che sarà un blog principalmente pomeridiano-serale, rinfrescato nella struttura e nei contenuti e su una nuova piattaforma (blogspot) che offre diverse funzionalità in più rispetto alla precedente, e con vari amici che daranno certamente il loro contributo. Di Diogene resta la lanterna che continuerà ad illuminare il titolo del blog.
Continueremo a parlare di politica, società e tante altre cose. Parleremo certamente anche della nostra città, dei suoi problemi, delle sue tante sfaccettature. Senza soffermarci sui “cillamienti”, sul sensazionalismo a tutti i costi o sulle notiziole di seconda categoria. Discuteremo senza preconcetti, senza schemi precostituiti ma senza nascondere o dimenticare di discutere delle criticità. Perché le criticità e i problemi restano, nonostante il clima natalizio e nonostante alcuni “megafoni” locali paiano concentrati su altre questioni. Detto solo en passant, degli alberelli addobbati e delle luminarie non mi interessa particolarmente (e lo dice uno che ha messo una lampada/lanterna sullo sfondo del blog). Come credo interessi poco alla gran parte dei nostri concittadini che ha ben altri problemi e pensieri quotidiani più urgenti e importanti. Neanche del tempo, fondamentalmente mi interessa ad eccezione del caso della nevicata di ieri pomeriggio che non è comunque una notizia. Se così fosse, se qualche fiocco di neve fosse l'evento staremmo messi non proprio benissimo.
Occorre dunque “sprovincializzare” il dibattito. Questa città ha tante capacità, tanta voglia di partecipazione e di dire la propria; mancano però le sedi per farlo, i vecchi centri di aggregazione e di confronto (sezioni di partito, circoli) non esistono più. Resta la rete, con tutti i suoi limiti ma con le sue straordinarie potenzialità. Dove ognuno può dire la propria.
Ma questo blog non vuole occuparsi solo di questioni legate alla nostra città. Ce ne sarà anche occasione, ma vogliamo provare ad essere “glocal”, a metà tra globalizzazione e locale. Ormai viviamo in una società di reti tra loro interconnesse, e internet è lo strumento principe di questa interrelazione, in cui il locale e il globale si intrecciano. Ciò che avviene in un altro continente (dal punto di vista economico, ad esempio) può avere influssi anche in una piccola realtà come la nostra. Internet accorcia le distanze geografiche, in tempo reale possiamo comunicare con altre persone dall’altro capo del mondo. Andiamo dunque oltre.
Internet è uno strumento che abbatte le differenze anagrafiche, di reddito, di status. La rete è democratica: l’opinione di qualunque cittadino può confutare in due secondi la dichiarazione di un politico. Su internet non si può mentire perché in pochi secondi si verrebbe “smascherati” da qualcun altro. Naturalmente anche su internet non si può prescindere dall’educazione e dal rispetto di ogni interlocutore, anche se non sempre questo avviene. Come gestore di questo blog continuerò a garantirlo. Così come garantirò la privacy delle persone. I blog non devono essere il megafono per diffondere pettegolezzi o entrare nella vita privata delle persone e spiattellarla arbitrariamente online. I cillamienti possono, e devono, restare fuori.
Allo stesso tempo i blog non sono giornali (improvvisati e amatoriali). I nostri blog dovrebbero tornare alla loro vera funzione originaria: quella di contribuire a fare opinione, confronto tra posizioni diverse, anche alla luce delle notizie. E ce n’è tanto bisogno in questo momento storico, a tutti i livelli. E’ vero che i blog possono essere, in alcune occasioni, oggetto di notizia per il giornalismo vero e proprio, quello professionista (vedi, il caso della battaglia sull’inquinamento elettromagnetico) così come la stampa può essere punto di riferimento per i nostri blog (che spesso ne linkano le notizie), ma sono due campi diversi ed è giusto che diversi restino. Tanti blog e tanti modi diversi di vedere le cose. Con rispetto reciproco.
Detto questo, riprendiamo a discutere. Naturalmente non escludo che la “ricomparsa” di questo blog vedrà il prevedibile riapparire di commenti insinuanti, “ad personam” e a volte volgari (oltre che spesso inutili). Fa parte del gioco. L’anonimato in sé non è da criticare, non siamo all’ufficio anagrafe o in questura. Quando però il restare velati lambisce la codardia in attacchi gratuiti pretestuosi e personali è invece il segno di una sottocultura che può fare solo danno al confronto libero e democratico di una comunità. A queste cose non vale la pena di rispondere e dunque eviterò di rincorrere le "bassezze". Siano esse indirizzate verso il gestore che verso qualunque cittadino. Vogliamo il confronto tra persone non tra entità astratte.
Possiamo volare più alto, tutti insieme.
Bentrovati. Mi siete mancati.
p.s.: per commentare i post del blog, nel caso non si disponga di un profilo blogspot, wordpress o altri, basta selezionare, sul menù a tendina "commenta come", la voce "anonimo" e scrivere il proprio commento in attesa di pubblicazione.