Nei comuni più importanti, l’unico sindaco eletto al primo turno finora è
Piero Fassino
Sono contento. Fassino è uno dei politici più seri all’interno del PD e, infatti, è uno di quei leader che sono stati isolati dal suo stesso partito. E' stata la sua segreteria (Ds) a portare alla vittoria dell’Unione nel 2006 con Romano Prodi premier. Sarebbe stato un buon segretario del PD, ma è andata diversamente, complice le reazioni a una telefonata, "gonfiate" all'inverosimile. Del resto proprio il PD ha un’autolesionistica capacità di mandare via o non sostenere i leader vincenti (vedi Fassino, Prodi, Renzi e altri) lasciando in prima linea sempre i polverosi e presuntuosi leaders dalle strategie perdenti, gli uomini di apparato, che poi sul “campo” non ne azzeccano una.
Intanto anche a Bologna c'è la vittoria del centrosinistra al primo turno.
L’attenzione poi, naturalmente, non può che essere rivolta a Milano, con la stupefacente affermazione del già parlamentare di Rifondazione comunista Giuliano Pisapia, dato in testa rispetto a Letizia Moratti, sindaco uscente. Non sappiamo chi sarà il sindaco che ne uscirà vincitore ma ad ogni modo sappiamo chi, in ogni caso, è risultato sconfitto da questo che era stato trasformato in voto "politico": il berlusconismo che ha perso il mito dell’invincibiltà proprio a “casa sua”, la Milano prima craxiana, poi leghista e fino a ieri, appunto, berlusconiana.
Ecco i risultati di tutte le liste a Milano
Ma ha vinto il centrosinistra? E quale centrosinistra? In queste ore tutti i partiti che lo compongono (dal PD, a Sel a Di Pietro) cantano vittoria. Non so quanto, a livello politico generale, i risultati positivi siano da attribuire ai partiti, penso che molto abbia fatto anche la personalità dei singoli candidati (Pisapia, Merola, De Magistris). Tra l’altro c’è da sottolineare il risultato di Napoli dove il candidato sostenuto da PD e Sel non arriva neanche al ballottaggio a vantaggio di Luigi De Magistris sostenuto da Idv e liste civiche. Una debacle per i principali partiti della sinistra.
E probabilmente già da domani ripartiranno i veti incrociati e la lotta per la leadership, per chi è più “di sinistra” e per chi è il più bravo (Sel non vuole l’Udc e viceversa con l’aggiunta di Di Pietro, Grillo non sopporta il PD oltre che il 95% del centrosinistra ampiamente ricambiato, il PD non si entusiasma per Sel e Di Pietro il quale spara a giorni alterni attacchi variabili a tutto il centrosinistra e non starebbe mai in un governo con l’Udc, ecc.).
Con in più il problema: e se davvero queste elezioni segneranno la crisi irreversibile del berlusconismo, cosa accadrà nel campo anti-berlusconiano, quando quel collante che finora ha tenuto tutti insieme non ci sarà più? Se pur Berlusconi restasse in sella al governo, è davvero pensabile di vedere dalla stessa parte tutta l’opposizione indistintamente (Pd, Sel, Udc, Rifondazione, Fli, Verdi, Grillo e Idv)?
Un ipotesi del genere dovrebbe necessariamente vedere il PD come il perno della coalizione e di un governo (se non altro per i numeri) ma ciò sarebbe accettato dagli ipotetici alleati che hanno obiettivi strategici tra loro così divergenti? Non riesco proprio a vedermela un’ipotesi come questa.
Ma nel frattempo, vediamo cosa succede. In Italia spesso accade l’imprevedibile, anche se dura poco.
Intanto ecco i risultati elettorali in provincia di Brindisi.
Notizie curiose
Lo spoglio più veloce delle schede in Italia è avvenuto nel comune di Morterone (Lecco).
"Il paesino ha registrato il record assoluto di affluenza alle urne: ha votato il 100% degli elettori, ovvero tutti e 31 gli iscritti nelle liste elettorali".
SCONVOLTO
Ed ecco come il povero Emilio Fede cercava di non dare la notizia del risultato elettorale milanese.
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