F F Tribuna Libera: Parliamo della scuola cegliese inagibile

domenica 18 settembre 2011

Parliamo della scuola cegliese inagibile

Scopro questa mattina sul blog di Stefano Menga che avrei posto al sindaco la seguente domanda: "Perchè la scuola Pascoli resta chiusa?". A corredo, viene riproposta la foto del corridoio della scuola, pubblicata già un anno fa.




In realtà non ho chiesto alcunchè al primo cittadino, diciamo che è un'interpretazione libera di Stefano. Avevo semplicemente riportato il succo dell'articolo scritto da Maria Gioia. (clicca qui) Ad ogni modo l'argomento è importante e credo sia interessante affrontarlo ascoltando più di una campana.

Nel settembre 2010 c'era già stata una polemica nella quale avevamo avuto modo di leggere il solito scaricabarile nei confronti della vecchia amministrazione da parte della nuova E a ciò era seguita la risposta dell'ex sindaco Pietro Federico che ricostruiva l'intera vicenda.


Visto che la situazione è rimasta la stessa, è utile ascoltare entrambe le campane per fare in modo che i cittadini che ci leggono abbiano un quadro quanto più ampio e completo della situazione. Al di là delle idee politiche (destra, centro, sinistra o nessuno di questi) di ognuno di noi. Credo che sia anche questa una funzione importante che i blog possano svolgere. Sentire due campane è sempre meglio che sentirne una soltanto.


Situazione: il corridoio della Scuola Media di via Salerno, adiacente all'aula magna, è storicamente "umido" ( e non solo quello, tanto che i mattoni erano diventati, nel tempo, neri e/o erosi dalla salsedine: chiedere ai bidelli per credere ), perché la Scuola fu progettata e costruita - male - in un luogo non idoneo (era un punto di passaggio naturale di acque piovane ). Tempo fa (durante un sopralluogo tecnico con il Sindaco Annese, 2002) chiesi, come Vicario del Preside Maglieri, se non sarebbe stato più conveniente abbatterla e ricostruirla daccapo, visto i problemi che la struttura ha sempre dato a tutti i Presidi miei predecessori (basta consultare l'archivio delle innumerevoli segnalazioni inviate all'UTC, negli ultimi 20 anni ). Mi fu detto che non c'erano i soldi per tale operazione. Quando mi sono sposato ( 1980 ), abitavo in via Benevento, 9 ( ultimo piano ) e dal balcone potevo "ammirare" ( si fa per dire ) le Scuole Materne di via Matera-Salerno e la Scuola Media di via Salerno: il MUSCHIO la faceva da padrone sui terrazzi prima ancora che gli alunni e il personale scolastico prendessero possesso delle strutture dette.

L'incendio vandalico del 26 novembre 2006 ha dato il colpo di grazia a quel plesso. Sono stati trovati i soldi sufficienti, ma sempre pochi per come intendevo io da Vicepreside (mutuo e contributo regionale) per l'adeguamento alle norme di sicurezza (impianto elettrico, soprattutto, andato completamento distrutto con l'incendio) e sistemazione/pulizia degli interni (1^ lotto con mutuo; palestra ed esterni con il 2^ lotto, a contributo regionale, da realizzare in un secondo tempo, secondo il progettista, per dare al più presto agli alunni di quella zona la possibilità di rientrare nel proprio plesso). Il progettista ( esterno ) purtroppo non ha previsto, come avevo chiesto, i "vespai" intorno ai punti critici ( per alleggerire se non per risolvere del tutto le problematicità dovute alle infiltrazioni di umidità e di acqua piovana ). Tutto ciò ha contribuito, oltre all'abbandono della struttura in questi mesi di transizione da una Amministrazione ad un altra, ad aggravare ulteriormente la situazione ( ritardi lavori esterni, palestra, ecc. ).

Le foto viste sono reali, ma non sono complete: manca, infatti, la visione delle parti ( tante: aule, laboratori, ecc.) dove non c’è alcun tipo di problema. Il confronto, per amore della verità, andrebbe fatto fra lo stato dei luoghi prima dell'incendio e quello dopo l'incendio ( ci sono gli atti ufficiali al Comune ) ed infine con quello attuale. Ritengo che l'Amministrazione Comunale debba "darsi una mossa" per non aggravare ancor più la situazione e soprattutto decidere se vuole riconsegnare alla Scuola Media, nei tempi tecnici necessari, la struttura o se intende fare altre scelte ( come preannunciato a diversi genitori di Scuola Elementare, in alcune occasioni ). Se poi ci sono stati errori, omissioni, ecc. di chicchessia, il Sindaco faccia quello che ritiene più opportuno e giusto fare, ma non si "contrabbandi" l'oggi con il disastroso passato remoto di una politica di edilizia scolastica a dir poco raccapricciante ( la sede del Liceo Classico, inizialmente progettata e costruita come Scuola Materna, ne è la prova più evidente).

Oggi la Scuola Media di Ceglie conta n. 23 classi in tutto ( 13 di via Toniolo e 10 di via Salerno ) che stanno diminuendo inesorabilmente anno per anno ( l'anno prossimo saranno 21 in tutto o addirittura 20: 12 in via Toniolo e 9-8 in via Salerno ). L'A.C. deve decidere cosa vuol fare, valutando costi e benefici ( economici e sociali ). Queste si chiamano scelte politiche. Se io fossi ancora Sindaco, manterrei la parola data, nonostante tutte le difficoltà, ma gli elettori hanno scelto diversamente... In ogni caso bisogna proseguire in una ricognizione globale, puntuale ed oggettiva dello stato dei luoghi in tutte le scuole di Ceglie di competenza comunale ( materne, elementari e medie ), fare una stima ponderata dei costi da sostenere per recuperare e riqualificare il patrimonio edilizio scolastico, infine programmare gli interventi nel piano triennale delle opere pubbliche. La coperta è corta, da sempre, ma le scuole sono "abitate" dai nostri figli.


(24 settembre 2010)



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