Torniamo a parlare del problema “Sicurezza” a Ceglie dopo le recenti notizie delle ripetute rapine avvenute nelle ultime settimane. Al riguardo ricevo da Domenico Maggi, presidente dell'Associazione Anti-racket di Ceglie (ACIAM) questo comunicato che pubblico integralmente:
"Gli ultimi tempi hanno visto la comunità cegliese vittima di tanti atti criminosi molto gravi. Voglio ricordare che, da circa un anno a questa parte, si sono verificate diverse rapine a mano armata, furti, incendi, in una percentuale estremamente più elevata che in passato creando un clima di grave preoccupazione ai cittadini ed alle imprese che in questo territorio lavorano e producono .Siamo arrivati alla esasperazione perchè la gente non si sente più tranquilla e molti cittadini cominciano ad avere paura di andare nei locali nelle ore di punta. Un po' di tempo fà l'A.C.I.A.M. ha incontrato l'Amministrazione comunale e S.E. Il Prefetto di Brindisi per fare il punto della situazione e per sollecitare un maggiore controllo del territorio, cosa che in parte è avvenuta ma che, a distanza di tempo, è risultata insufficiente,visto che gli atti criminosi sono addirittura aumentati di frequenza.L'associazione antiracket di Ceglie si fa portavoce di questi malumori della nostra collettività e chiede all'Aministrazione comunale di predisporre un tavolo tecnico con la presenza di Carabinieri, istituti di vigilanza presenti sul territorio,vigili urbani e associazione antiracket per fare il punto della situazione.Chiediamo a S.E. Il Prefetto di farsi promotore - presso i vari comandi provinciali di Polizia,Guardia di Finanza,Carabinieri - di iniziative atte a sgominare queste bande di malfattori e delinquenti comuni, per ripristinare fra i cittadini del nostro comune un clima più sereno, perchè non si pregiudichi una situazione economica già molto grave.Chiediamo alle Istituzioni tutte di mettere in campo tutti gli sforzi possibili per un maggiore controllo del territorio e per la istituzione di una intelligence in grado di poter contrastare tutti questi fenomeni criminosi e di assicurare alla giustizia gli autori materiali di questi crimini".
Il comunicato lo trovate oggi anche sulla stampa quotidiana locale. Tra l'altro, l'argomento è affrontato anche da un articolo di Antonello Laveneziana, pubblicato su SenzaColonne, che riporta anche le posizioni di rappresentanti istituzionali rispetto al problema.
Innanzitutto del sindaco Luigi Caroli:
"La situazione è molto seria, gli eventi criminosi e i tragici fatti di cronaca la fanno da padrone ormai su tutti i media. La crisi e tanti problemi acuiscono i disagi, causando eventi spiacevoli. Riguardo agli eventi criminosi nella nostra città sono convinto che è tempo di prendere di petto la situazione e pertanto domattina (oggi, ndr) mi recherò presso la locale stazione dei Carabinieri per verificare la situazione della sicurezza a Ceglie e richiedere, ancora una volta, un maggiore impegno per il controllo del nostro territorio”.
Molto dura la posizione del consigliere comunale d'opposizione, Rocco Argentiero.
"Non passa settimana che non accada qualcosa, tra la gente ormai regna la paura e l'insicurezza. E' sotto gli occhi lo stato di abbandono in cui versa la città. L'unico a non accorgersi di quanto accade è il sindaco. E' così tranquillo che la cosa ci preoccupa. Da parte sua e della maggioranza che lo sostiene neanche una parola, neanche una iniziativa. Niente di niente. Eppure i consiglieri comunali di opposizione il 2 novembre scorso hanno chiesto la convocazione di un Consiglio comunale alla presenza del Prefetto per discutere dell'Ordine pubblico e della sicurezza.
Sono trascorsi oramai più di due mesi e a questa nostra richiesta l'amministrazione comunale non ha mai dato alcuna risposta, ci sembra davvero grave che in presenza di una situazione al limite dell'emergenza vi sia una latitanza da parte del Sindaco che è il massimo responsabile della sicurezza del territorio. Cosa aspetta a muoversi? Forse lo farà quando sarà troppo tardi? Convochi immediatamente il Consiglio comunale per affrontare, insieme ai responsabili delle Forze dell'Ordine, il problema al fine di adottare quelle iniziative necessarie a salvaguardare la sicurezza dei cittadini”.