F F Tribuna Libera: Coalizione da Tiffany

lunedì 6 febbraio 2012

Coalizione da Tiffany

La matassa è un po' ingarbugliata, però proviamo a riassumere le vicende politiche provinciali degli ultimi tempi.



All'inizio (2009) fu il “Laboratorio Ferrarese”, l'alleanza sperimentale tra PD, Udc, Io Sud e liste minori/civiche di centro. La Puglia venne scelta come luogo sperimentale di una nuova alleanza che sarebbe dovuta culminare alle elezioni regionali del 2010. Ma Nichi Vendola si mise di mezzo, stravinse le primarie prima e le elezioni vere e proprie dopo, con un'alleanza di centrosinistra senza Udc. I sostenitori del laboratorio però non demordevano, in attesa del nuovo turno delle amministrative.

Nei mesi successivi, Udc, Api, Mpa e finiani (che avevano chiuso l'alleanza con Berlusconi) avevano iniziato il percorso per un Terzo Polo alternativo a destra e sinistra (quindi a Pd e Pdl). Ma allo stesso tempo, in provincia di Brindisi, il Laboratorio non veniva scalfito, nonostante l'abbandono della Poli Bortone che, con IoSud, sceglieva di aderire all'alleanza filo Pdl “Grande Sud”.

E arriviamo all'oggi. I sostenitori del Laboratorio Ferrarese puntano a riproporre la “nuova” alleanza (con il PD) anche alle amministrative, in primis nel capoluogo brindisino, contando in un suo ulteriore allargamento. Ma, nel terzo polo, Fli non sembra starci e fa per conto suo in una nuova alleanza, sostanzialmente di destra. Restano Pd (con qualche malumore), Udc, Api e qualche forza minore. Il laboratorio individua un suo candidato a sindaco di Brindisi ma non riesce ad “allargarsi” ulteriormente.



A sinistra intanto si coagulano forze che chiedono il superamento del Laboratorio stesso e sono: Puglia per Vendola, Sel, Sviluppo e lavoro, Federazione della Sinistra, Verdi, Brindisi bene comune. Una coalizione che inizia a “spaventare” il laboratorio anche per la presenza dell'ex presidente della Provincia Michele Errico come “padre nobile”e possibile catalizzatore di consensi ben oltre la sinistra tradizionale, in particolare nell'elettorato cattolico.


Il leader di “Puglia per Vendola”, Giovanni Brigante, però accelera i tempi e si candida ufficialmente come sindaco.



Il fronte si spezza. Rifondazione, Verdi e Brindisi bene comune decidono di andare da soli preferendo dialogare con i movimenti. Neanche la vendoliana Sel segue il gruppo de “La Puglia per Vendola” e resta indecisa sul da farsi, su quale coalizione seguire. Lo sapremo nelle prossime ore.

Per di più, è notizia di qualche ora fa, l'ala sinistra del Pd dichiara superata l'idea del “Laboratorio” e annuncia la nascita di una nuova associazione/corrente dal nome “Left”, che in inglese vuol dire sinistra (Leggi tutto)



Continua dunque la tradizione del centrosinistra che, non appena compare all'orizzonte la possibilità di una vittoria elettorale, puntualmente si divide. Nulla di nuovo. Resta la domanda: ma che fine ha fatto allora 'sto laboratorio?

Ma non che a destra la situazione sia migliore.


Questa la sintesi che ci fa BrindisiReport (che sta seguendo in maniera approfondita tutto il dibattito politico di questi giorni sull'argomento elezioni):

Se la sinistra piange la destra non ride. L’onorevole Luigi Vitali un giorno sancisce le primarie e il giorno dopo dice che se ne potrebbe fare a meno. Angelo Rizziello ripropone l’alleanza nazionale Pdl-Pd-Udc anche in chiave locale, ma non trova sponde nel partito. E oggi la ciliegina sulla tortaÈ accaduto tutto questa mattina, in diretta su TeleRama, con Ciullo che, evidentemente esasperato dai cambiamenti di umore e di linea politica del coordinatore provinciale del partito, ha deciso di giocare il ruolo di guastafeste. Ha accusato il deputato francavillese (Vitali, ndr) di giocare sporco per arrivare alla candidatura di D’Attis senza le primarie”.


E I PROGRAMMI?

Non sappiamo come andrà a finire tutto questo spettacolino bipartisan. Ma una constatazione da semplici cittadini ce la facciamo: ma in tutto questo florilegio di candidature, progetti di alleanze in tutte le geometrie politiche, abbandoni e riavvicinamenti, possibile che non ci sia nessuno che abbia nominato anche solo un obiettivo concreto che si impegna a fare per la città di Brindisi, né tantomeno provando ad iniziare ad abbozzare un minimo di straccio di programma?

Se aumenterà l'astensionismo, nessuno potrà meravigliarsene.


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