F F Tribuna Libera: MULTE A CEGLIE: un'odissea al Comune ..

mercoledì 22 febbraio 2012

MULTE A CEGLIE: un'odissea al Comune ..


Su "SenzaColonne" oggi in edicola, Antonello Laveneziana ci racconta una storia singolare.

Leggiamola insieme.



di Antonello Laveneziana

CEGLIE MESSAPICA – “Bisogna essere fortunati per pagare una multa al comune di Ceglie Messapica. Tutto dipende dai giorni in cui ci si reca nell’ufficio della Polizia municipale e da chi si trova in servizio”. Comincia così il racconto del professore Lanzillotti, che ci ha fatto conoscere la singolare storia che gli è capitata di recente. Francesco Lanzillotti, docente da 27 anni presso il Professionale per l’industria e l’artigianato “Cataldo Agostinelli”, è stato protagonista di una vicenda che potrebbe capitare spesso a chi, come lui, da tantissimi anni, è un lavoratore pendolare e percorre diversi chilometri ogni giorno per raggiungere il suo posto di lavoro.


La storia del professore Lanzillotti è questa. Percorrendo la strada che da Ceglie Messapica conduce a San Vito dei Normanni, città in cui il docente vive, nei pressi dell’ospedale motulesi e neurolesi, gli è capitato di incorrere in un autovelox che puntualmente ha emesso la sua sentenza: una multa.


Venuto a conoscenza dell’infrazione, Lanzillotti ha cercato di inquadrare bene la situazione e si è accorto che qualcosa non andava. “Contesto le modalità di utilizzo dell’autovelox da parte dei vigili di Ceglie – ha spiegato il professore di San Vito – La presenza è segnalata in maniera ridotta. I vigili si nascondono dietro un muro alto e l’automobilista è tratto in inganno”. Ma sorvolando anche sulla presunta irregolarità della multa, Francesco Lanzillotti si è recato, da bravo cittadino, presso il comando della Pulizia municipale della città di Ceglie per pagare il dovuto.


Ed è qui che comincia la parte più interessante della vicenda. “Mi sono recato nella mattinata di sabato 18 febbraio presso l’ufficio dei vigili ma non ho trovato nessuno – ha continuato il professore Lanzillotti – Ho atteso più di trenta minuti ma non c’erano segni di vita. Quindi ho pensato bene di comporre il numero dell’ufficio e, grazie al trasferimento di chiamata, qualcuno mi ha risposto. Alla mia richiesta di saldare la multa mi è stato detto che per il momento non c’era nessuno a disposizione”. Quindi al docente di San Vito non è rimasto altro che tornare nel suo paese ed aspettare l’inizio della nuova settimana, sperando di essere più fortunato.


Lunedì mattina ho ripetuto la mia ‘visita’ all’ufficio dei vigili sia alle 9.30 che alle 11.30 – ha raccontato ancora Lanzillotti – ma il risultato è stato sempre lo stesso. Questa volta c’era qualcuno ma mi è stato detto che non era autorizzato ad occuparsi del pagamento delle multe”. Finalmente ieri mattina, dopo le 11.00, il professore si è recato per la quarta volta presso la polizia municipale. Il problema che Francesco Lanzillotti voleva evitare era quello di una eventuale mora, a causa del ritardo di pagamento, certamente non causato dalla sua volontà. “Per fortuna, con mia grande sorpresa – ha concluso il docente – ho trovato una impiegata molto gentile che mi ha fornito tutte le spiegazioni del caso e ho potuto pagare la mia multa”.


Tutto bene quel che finisce bene, ci verrebbe da dire. Ma così non è. Non è possibile che i cittadini debbano avere difficoltà anche per pagare una multa o tirare a sorte per vedere quando capita di incontrare la persona disponibile ad ascoltare le loro richieste. Sicuramente il corpo dei vigili, per carenza di personale, non riesce a venire incontro alle esigenze di tutti. Quindi la parola in questo caso non può che passare all’amministrazione comunale che deve necessariamente intervenire per risolvere anche questo problema.








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