A distanza di circa quaranta giorni dall'inizio di questa crisi comunale a dir poco surreale, pensavamo che si fosse messa finalmente la parola “fine” a questo teatrino incomprensibile ai più. Riconfermati tutti gli assessori, compreso chi (ma non è mai stato precisato chi) non si era impegnato al massimo per governare la città (al 200% come aveva detto lo stesso sindaco). “E c'era bisogno di fare tutto 'sto casino lasciando per un mese la città senza un governo?” ci siamo chiesti in tanti.
Ma il secondo tempo di questa "farsa" politica in salsa messapica è cominciato proprio in quel momento. Nessuno sa quali siano le deleghe (cioè le competenze) dei “nuovi” assessori e, probabilmente, ancora per un bel po' non ci sarà dato sapere. I possibili scenari continuano ad essere oggetto anche degli articoli di stampa, che aggiornano i cittadini sull'evoluzione dell'arte.
Sinceramente non è un argomento che mi va più di seguire, nella sua noia e tristezza. Una classe politica “di governo” che, nonostante la sua vistosa maggioranza numerica in Consiglio (ma non più nella città), non riesce più a mettersi d'accordo su un atto fondamentale. Tristezza soprattutto per le conseguenze che tutto ciò causa nella città che ha un governo allo sbando, stanco e approssimato, incapace di affrontare i tanti problemi che attanagliano la nostra comunità. Chi sono i responsabili del governo cittadino per quanto attiene la sicurezza, la pianificazione urbanistica, l'agricoltura, le attività produttive, i servizi sociali? Ancora nessuno lo sa. Davvero si pensa che gli uffici amministrativi possano svolgere i loro compiti gestionali senza un organo politico che indirizzi con certezza l'attività amministrativa? Può fare tutto il sindaco soltanto, con la semplice ratifica di assessori senza delega? Evidentemente si, guardando cosa sta accadendo.
E allora, qualcuno ritiene che una città possa restare a lungo di fatto senza una Giunta definita, andando avanti per forza d'inerzia. Lo correggiamo: non è vero che la città potrà andare avanti anche senza un'amministrazione. E' piuttosto vero che Ceglie potrà andare avanti – e meglio – senza QUESTA amministrazione. Ci sia un atto di responsabilità: si prenda atto che, per la terza volta, il centrodestra cegliese si è incartato su sé stesso, tra i veti incrociati al suo interno e il confronto delle correnti, bloccando ancora una volta la città. Anche chi due anni fa ha votato Pdl sta ormai assistendo confuso a tutto questo, senza capire. Abbiate almeno rispetto dei vostri elettori, permettete anche a loro di avere un centrodestra nuovo e normale.
Fate un passo indietro e tornate a casa, ridando credibilità alla politica. Dopo di voi non ci sarà il diluvio. Tutt'altro.