EDITORIALE. Cittadini in Tribuna
Ricevo e pubblico un commento di Mattia Del Santo
Il sorriso amaro di Francesco Nacci è comprensibile!
Tra il Comune di Ceglie
Messapica, e l’Amministrazione Provinciale di Brindisi è nota una
diatriba in merito all’importante progetto sulla cucina
mediterranea.
Gli Amministratori del
nostro Comune snobbano questo progetto e puntano sulla valorizzazione
dei prodotti gastronomici tipici, grazie ad un altro progetto
finanziato nell’ambito del Programma di Cooperazione Territoriale
Grecia - Italia 2007/2013 il cui budget è di Euro 1.339.500, che
prevede il completamento del Convento San Domenico, da destinarsi a
futura sede della Scuola Internazionale di Gastronomia.
Si tratta di due progetti
significativi ed importanti sul piano dell’innovazione dell’offerta
turistica e si dimostrano coerenti con i due aspetti, uno riferito
alla cucina mediterranea e l’altro alla valorizzazione dei prodotti
tipici del nostro territorio, grazie alla bontà dei suoi prodotti.
Il progetto organizzato
dalla Fondazione ”Dieta Mediterranea Onlus” ha visto gareggiare
grandi Chefs provenienti dai paesi che si affacciano sul mediterraneo
mentre , una stimatissima giuria composta da esperti di gastronomia
ha assegnato una menzione allo Chef Angelo Silibello (Lillino, per
gli amici), per il suo impegno in merito all’attività di ricerca
dello studio della tradizione gastronomica.
Una menzione che il
sottoscritto condivide pienamente, assegnato ad una persona che ama
fare il suo lavoro come pochi; la mattina del sabato lo vedi
gironzolare al mercato in mezzo alle verdure, ai peperoni, ai
carciofi, insalate: di tutto lui sceglie il meglio.
Quando parli di formaggi
gli si illuminano gli occhi, perché di questo meraviglioso dono del
latte, ti racconta la qualità, la storia legata al territorio di
produzione insieme alla cultura del luogo.
La sua è una cucina,
come quella di altri ristoratori locali, che lega i prodotti della
nostra terra come il pane, la pasta, i legumi, l’olio, le verdure e
i formaggi, le erbe aromatiche, la carne la frutta ed il buon vino e
ne fa una perfetta commistione di gusti, a volte pervasa dal sapore
forte del cappero, dell’origano, del basilico e dell’aglio e non
può non essere inglobata tra i protagonisti della dieta
mediterranea.
Ecco perché questi
progetti si compensano l’un l’altro, sicché un viaggio
attraverso la gastronomia ed i prodotti tipici, non significa solo
farsi coinvolgere dalle suggestioni del gusto, ma scoprire luoghi,
storie e fatti da cui sono nate le specialità della cucina locale.
Il Comune insieme alla
Provincia, devono capire che valorizzare il turismo significa
valorizzare tutti i fattori di attrazione esistenti nel nostro
territorio, ed offrire a coloro che soggiornano nel nostro paese
pacchetti organizzativi per tutte le stagioni, anche al fine di
allungare la stagione turistica ed avere l’unico fine di promuovere
il territorio, senza alcuna bega di tipo politico, sterile e dannosa.
Termino con una frase che
faccio mia, pur avendola letta su un blog: “non siamo soltanto, per
fortuna, la città delle rapine, ma una città all’interno della
quale insistono tanti ristoranti di elevata qualità,(alcuni tra
migliori in puglia), insieme a tante altre attività commerciali,
tantissima brava gente e meravigliose osterie, pizzerie, pronti a
stupirvi con la loro cordialità e una molteplicità di pietanze, che
rappresentano il frutto di una elaborazione centenaria”.
FIRMATO MATTIA DEL SANTO