L’altro giorno abbiamo dato
la notizia delle dimissioni dell’assessore comunale al Bilancio Pietro Gallone. Dietro la scelta, ha spiegato lui stesso, impegni familiari e l'impegno professionale come avvocato. Criptica una dichiarazione dell'ormai ex assessore: "Credo di aver fatto il mio dovere. certo, avrei potuto fare molto meglio ma, a volte, in ambito amministrativo, dipende anche dal contesto in cui ti trovi a lavorare".
Nel frattempo le deleghe dell'assessorato sono
state assunte ad interim dal sindaco Luigi
Caroli. Ma si resta in attesa della designazione del nuovo assessore che
potrebbe avvenire, secondo le promesse, nei prossimi giorni.
Ed è intanto iniziato un
nuovo toto-assessore per sostituire l’uscente.Tra i nomi in pole position che girano pare che ci siano quelli dei consiglieri
comunali Giovanni Gianfreda e Daniele
Gioia (entrambi facenti parte del gruppo consiliare della Democrazia Cristiana, cioè dello
stesso partito dell’assessore uscente). Una scelta in questo senso consentirebbe di mantenere gli equilibri interni tra i partiti del centrodestra berlusconiano.
Rispunta inoltre, così come già avvenuto
in occasione delle dimissioni di Cesare Fiorio da assessore, il nome di qualche esterno, in primis l’avv. Riccardo Manfredi (già in passato
presidente della Pro Loco). Ma non è escluso che tra le ipotesi allo studio ci
sia l’inserimento di una donna proveniente dal mondo delle professioni, che aumenterebbe la presenza femminile in
Giunta, oggi ferma solo ad una.
Attendiamo quindi la decisione del sindaco,
sperando che i tempi di attesa non siano come quelli visti durante la crisi
amministrativa di qualche mese fa seguita alla sua decisione di
auto-affondare la sua Giunta (e che dopo, 40 giorni, portò alla ricostituzione della
stessa già dimissionata).
Intanto leggiamo l’intervento
dell’opposizione di centrosinistra al riguardo: “Queste dimissioni dimostrano il
fallimento della Giunta Caroli. Il Pdl è allo sbando e la città sta sprofondando.
Abbiamo il sospetto che Gallone si sia dimesso perché non condivideva alcune
operazioni del centrodestra".