Ieri sul blog ho ripreso l’articolo della Gazzetta del Mezzogiorno che segnalava alcune criticità riguardanti piazza Plebiscito, a Ceglie. In particolare, la mancanza ormai da tempo delle palme, delle campane buttate giù dal vento e i problemi di pulizia della piazza stessa e delle zone adiacenti.
Oggi, sempre sulla Gazzetta, il sindaco replica senza però convincere del
tutto il quotidiano. Tra le altre cose, rispetto alle campane non viene indicata alcuna data certa per la loro risistemazione.
Ecco l’articolo.
"Tranquilli, metteremo a posto il salotto della nostra città"
Piazza Plebiscito prestissimo
avrà le sue campane e i turisti potranno nuovamente vedere la torre dell’orologio
‘piantonata’ da due altissime palme, questa è la mia volontà, questa è la
volontà della maggioranza”. A parlare è il sindaco Luigi Caroli che così
risponde dopo che la Gazzetta di martedì scorso riportava il malumore della
gente sul fatto che ancora non si era provveduto a ripristinare la campana sull’ottocentesca
Torre dell’Orologio, caduta lo scorso mese di marzo per la corrosione e,
contemporaneamente procedere alla piantumazione delle due palme dopo che il
punteruolo rosso aveva fatto scempio di quelle che da lustri primeggiavano al
fianco della torre.
“Intanto sono stati avviati i lavori relativi al ripristino di alcune
parti della torre ammalorati – prosegue il sindaco – circostanza che forse è sfuggita a qualche cittadino attento, atteso
che sono stati sistemati gli infissi”. Si, ma nessuno obiettava sugli
infissi quanto sulla campana che da
marzo non scandisce più le ore della giornata. Ma il fatto importante - e la buona notizia – è che a breve verranno
montate le campane. Il ritardo lo spiega il sindaco con il fatto che “purtroppo per fondere il metallo e creare le
campane, la ditta necessita di sessanta, settanta giorni”.
Ma da marzo ad aprile ne sono
trascorsi più di sessanta… Probabilmente
parte del tempo da addebitare alle lungaggini burocratiche. E questo lo si
deduce dalle ulteriori precisazioni del sindaco stesso che afferma: “Ci
siamo attivati per trovare un vivaio che ci fornisca due palme, il problema è
trovare un fornitore che ci garantisca la sopravvivenza delle stesse per almeno
due anni, sarebbe davvero un peccato piantumarle e vederle nuovamente attaccate
dal punteruolo rosso”. Giustificazione che può anche starci anche se da
quando questo animaletto ha “fatto visita” da queste parti, addetti ai lavori
hanno provveduto a trovare le opportune contromisure. Ma va bene lo stesso
purchè la piazza ritorni presto alle sue antiche origini. Certo, sarebbe auspicabile che il tutto fosse
avvenuto prima che la città fosse presa d’assalto da turisti e forestieri vari.
Anche sulle lamentele per quel
che concerne la pulizia degli spazi
pubblici (piazza, corso e zone adiacenti) il sindaco vuole fare delle
precisazioni: “Circa la pulizia, ritengo
che l’Amministrazione stia facendo tutto il possibile per garantire il decoro
della piazza – asserisce Luigi Caroli – la
stessa viene lavata con una cadenza settimanale, gli operatori ecologici
pattugliano tutto il centro storico in maniera encomiabile durante e oltre gli
eventi: penso che molte delle
responsabilità siano e debbano essere addebitate ai cittadini e ad alcuni
commercianti, che in totale sprezzo delle regole continuano a versare per
terra bevande alcoliche e non, spesso con altro contenuto di zuccheri che
sommato ad una pulizia frettolosa delle aree prospicienti le attività, crea
sulla sede stradale una patina nera, sicuramente non piacevole a vedersi”.
E se si è individuata l’origine, perché
non intervenire con i dovuti mezzi? Anche sul controllo della città il sindaco
vuole rassicurare i cittadini sottolineando come “l’intero centro storico è controllato tutte le sere da più pattuglie
automontate ed appiedate dei vigili urbani alle quali va aggiunta la presenza
dei Carabinieri della locale stazione, i quali controllano e monitorano il
centro storico tutto sino all’alba, garantendo a detta di tutti i fruitori
della nostra bella e ridente cittadina, standards di sicurezza ottimali”.