Ricevo e pubblico il seguente comunicato:
Domenica 11 novembre, dalle ore 9.00 alle 13.00 ci sarà una
passeggiata con gli asini lungo il “paretone
messapico”, antica cerchia muraria di Ceglie, risalente al V-IV secolo a.C., di cui è rimasto molto
poco e conosciuta con il nome di "paretone”.
La passeggiata ci condurrà poi alla “specchia”
di Capece , antico monumento megalitico che raggiungeva anche i 20 m. di
altezza, costituito in origine da
ripiani concentrici innalzati con grossi blocchi calcarei. Il termine deriva
dal latino specula (osservatorio),
infatti rappresentavano un sistema di vedetta e, insieme ai paretoni
, costituivano un sistema difensivo efficace.
Ma, oltre per l’interesse
storico-naturalistico, si tratta di una esperienza, quella di andare a passo d’asino, “rilassante” così come hanno scritto e
sottolineato alcuni utenti del centro di
salute mentale di Ceglie Messapica, che, in collaborazione con l’azienda
agricola-asineria “Giardini di Marzo” di Francavilla Fontana, hanno svolto un
percorso di mediazione con l’asino. Il percorso stesso, iniziato a settembre
scorso, ha avuto due momenti importanti: uno di formazione con Damiano Biscossi
(formatore per operatori di mediazione con l’asino) e l’altro di stage pratico
presso l’asineria che ha visto direttamente coinvolti gli utenti del CSM.
La relazione
con l’asino, animale mite e paziente, e
il rapporto con la natura ha inteso ri-attivare canali espressivi e comunicativi, che hanno
permesso ai corsisti di
contattare e risvegliare parti dimenticate o trascurate di sé e riscoprendo il piacere di esprimersi, comunicare
creativamente e ri-prendersi il tempo della cura di sé e dell’altro.
Questo percorso, promosso dall’asineria “Giardini di marzo”
ma voluto fortemente dal Dott. Domenico Suma e da tutto il personale
sanitario e amministrativo del CSM di Ceglie Messapica in collaborazione con
l’associazione Passoditerra di Ceglie Messapica, vuole anche essere uno stimolo
a ripensare il disagio in un’ottica di promozione della persona stessa, che,
con tutti gli sforzi possibili, tenta di riattivare contatti con la realtà
circostante. Ma perché questo sia possibile è necessari o promuovere ed attuare
una sinergia con il territorio che deve
diventare accoglienza e
“convivialità delle differenze”, dove ognuno, a suo modo, dà il proprio
contributo alla crescita sociale e culturale del paese.