Nei giorni scorsi (clicca qui e qui) abbiamo
parlato della vicenda del riscaldamento spento dalle 10' in poi nelle
scuole cegliesi. La questione era stata sollevata dai consiglieri Udc
Tonino Piccoli e Domenico Convertino che, su sollecitazione dei
genitori, si erano recati di persona a verificare la situazione.
Oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno leggiamo la replica del vicesindaco Cesare Epifani, con delega all'edilizia scolastica. La riportiamo ai fini del dibattito.
Oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno leggiamo la replica del vicesindaco Cesare Epifani, con delega all'edilizia scolastica. La riportiamo ai fini del dibattito.
"Noi verso i bambini abbiamo un'attenzione particolare e voler creare allarmismo
è un gioco al quale non ci sto. Appena ho letto del mancato
funzionamento dell'impianto di riscaldamento, mi sono prontamente
attivato chiedendo una dettagliata relazione all'ufficio tecnico. Da
essa si evince che l'impianto di riscaldamento è attivo non fino
alle 10 come affermano i consiglieri dell'Udc, ma fino a mezzogiorno
e, per il tempo pieno, i termosifoni vengono riaccesi alle ore 14 e
spenti alle ore 16. Appare strana questa lamentale della
mamme atteso che, in primo luogo, l'impianto di
riscaldamento è attivo fino a mezzogiorno e poi perchè i bambini
che fruiscono della mensa mangiano nel refettorio che è un ambiente
riscaldato. Probabilmente le temperature vicine allo zero di queste
ultime ore hanno potuto far avvertire un po' meno il calore. In
questo preciso istante ho telefonato al vicario del secondo istituto
comprensivo il quale mi ha assicurato che non ci sono problemi e che
le aule sono riscaldate. Devo constatare che mi meraviglia questa
lamentela, atteso che da parte dei dirigenti scolastici non abbiamo
avuto nessuna richiesta perchè non si comprende coma mai le mamme
non si siano rivolte proprio a loro. Garantisco ai genitori che da
oggi in avanti mi farò carico di verificare che giornalmente
l'impianto funzioni perchè sono genitore anche io e la stessa
garanzia che voglio per i miei figli di frequentare una scuola
accogliente devono averla tutti i bambini”.
Sarebbe
stata dunque davvero tutta un'esagerazione
dei bambini, delle mamme e
dei consiglieri comunali?
Possibile?