Come voterebbero, oggi, i cattolici in Italia?
Ce lo dice un sondaggio pubblicato questa settimana da Famiglia Cristiana.
La campagna elettorale è però appena iniziata e tutte le percentuali possono cambiare.
Intanto, la scorsa settimana c'è stato il forte appello del cardinal Angelo Bagnasco sul ruolo dei cittadini cattolici in questo momento politico di profonda transizione.
"La presenza di esponenti cattolici in schieramenti differenti dovrà accompagnarsi a una concreta convergenza sulle questioni eticamente sensibili, perché non si possono affrontare problemi come la crisi del mondo del lavoro, le disuguaglianze sociali, la questione ambientale, mettendo tra parentesi i valori di partenza, come il rispetto per la vita, il sostegno alla famiglia, la libertà di educazione". Lo sottolinea il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, in un'intervista a Famiglia Cristiana. Leggi tutto
Sono stati ribaditi dunque i principi non negoziabili per chi si rifà alla Dottina sociale della Chiesa, in qualunque formazione politica egli decida di impegnarsi: tutela della vita, libertà di coscienza ed educazione, famiglia basata sul matrimonio tra uomo e donna, giustizia sociale, pace. Tutto ciò, in sostanza, che rimetta al centro la persona e rispetto a cui è richiesto un impegno ancora maggiore da parte dei cattolici in un momento in cui da tante parti sembrano prevalere il populismo, la richiesta di un voto "di pancia" e la gara politica a chi "urla" più forte. Ma non sempre chi urla ha davvero qualcosa da dire, anzi.