F F Tribuna Libera: Ceglie Messapica, raccontata dagli studenti cegliesi

martedì 16 aprile 2013

Ceglie Messapica, raccontata dagli studenti cegliesi




Oggi la Gazzetta del Mezzogiorno dedica una intera pagina ad alcuni articoli sulla nostra città, Ceglie, scritti da alcuni ragazzi di quinta elementare dei plessi “Giovanni Bosco” e “Giovanni XXII” e delle medie “Leonardo da Vinci”. Gli articoli rientrano nella nuova edizione del concorso NewsPaper Game di cui avevamo parlato qualche tempo fa 
Clicca qui per il post sulla premiazione 2012.






Leggiamo un'intervista alla chef Antonella Ricci dal titolo “Come esportare la Cegliesità” realizzata da Carlo Antico, Cristina Caliandro (2°A) e Maria Chiara Elia e Pietro Urso della 1°C della Leonardo da Vinci.

Riccardo Lombardi. Emiliana Cavallo (5°A), Tatiana Dicembre e Veronica Gianfreda (5°B) della Giovanni XXIII invece hanno scritto un pezzo dal titolo “Pietanze del passato e del presente a confronto - A Candin di Carmel, l'osteria dei profumi e delle prelibatezze”.

Un altro articolo interessante dal titolo “Fermiamo il cyberbullismo con il sentimento” è stato scritto da Sabrina Salonna, Antonio Elia, Rocco Gioia e Luca Palmisano della 1 A della “Leonardo da Vinci”.


Riporto l'altro articolo dal titolo: I bei ricordi del passato, nel borgo antico



(foto archivio Francesco Salonna)

Camminando per i vicoli e le piazze del borgo antico del mio paese, il mio pensiero
è volato indietro nel tempo. Ho cominciato a sognare ad occhi aperti e ho immaginato di vedere questi posti, che ora sono spopolati, un tempo colmo di bambini poveri, vestiti con abiti stretti, rattoppati e usurati dal tempo, ma giocondi, che si accontentavano di molto poco. Giocare con Li pitrudd, Li ramuzz, a Scunnafacc' era un divertimento gratuito che si svolgeva sotto lo sguardo e l'orgoglio degli adulti che se ne stavano lì seduti, chi a rammendare, chi a sbucciare le fave e chi a spettegolare. Nella piazza vecchia, di fronte alla fontana, il macellaio compiaciuto, appendeva fuori dal suo negozio lunghe corde di salsicce e di sanguinazz, mettendo a dura prova la gola dei passanti e dei cani randagi che se ne stavano lì accucciati per ore, nella vana attesa che ne cadesse a terra qualche pezzo. Luigi, il fruttivendolo, era intento invece a vendere i suoi freschi fichi d'India a 5 lire l'uno, mentre qualche birbante, sfuggito al gruppo, si impegnava a fare dispetti ai vicini, spezzando rami di basilico dai vasi che le massaie custodivano gelosamente davanti alle loro case o a bussare alle porte per poi scappare via. Catturato da questo sogno lontano, ho provato una straordinaria emozione, come se un tempo mi fossi trovato lì e avessi vissuto con loro quegli incantevoli momenti del passato

Giuseppe Pio Galetta, Daniela Valente (5 A), 
Francesco Menga (5 B) 
Plesso G. Bosco



Complimenti a tutti i ragazzi e ai loro docenti, Maria Santacroce e Olga Sarcinella
oltre che al Dirigente Scolastico prof. Pietro Federico.






Ceglie Messapica, raccontata dagli studenti cegliesi