Oggi la Gazzetta del
Mezzogiorno dedica una intera pagina ad alcuni articoli sulla nostra
città, Ceglie, scritti da alcuni ragazzi di quinta elementare dei
plessi “Giovanni Bosco” e “Giovanni XXII” e
delle medie “Leonardo da Vinci”. Gli articoli rientrano nella nuova edizione del concorso NewsPaper Game di cui avevamo parlato qualche tempo fa
Clicca qui per il post sulla premiazione 2012.
Leggiamo un'intervista
alla chef Antonella Ricci dal titolo “Come esportare la
Cegliesità” realizzata da Carlo Antico, Cristina Caliandro
(2°A) e Maria Chiara Elia e Pietro Urso della 1°C della Leonardo da
Vinci.
Riccardo Lombardi.
Emiliana Cavallo (5°A), Tatiana Dicembre e Veronica Gianfreda (5°B)
della Giovanni XXIII invece hanno scritto un pezzo dal titolo
“Pietanze del passato e del presente a confronto - A Candin di
Carmel, l'osteria dei profumi e delle prelibatezze”.
Un altro articolo interessante dal titolo “Fermiamo il cyberbullismo con il
sentimento” è stato scritto da Sabrina Salonna, Antonio Elia,
Rocco Gioia e Luca Palmisano della 1 A della “Leonardo da Vinci”.
Riporto l'altro articolo dal titolo: “I bei ricordi del
passato, nel borgo antico”
(foto archivio Francesco Salonna)
Camminando per i vicoli e
le piazze del borgo antico del mio paese, il mio pensiero
è volato indietro nel
tempo. Ho cominciato a sognare ad occhi aperti e ho immaginato di
vedere questi posti, che ora sono spopolati, un tempo colmo di
bambini poveri, vestiti con abiti stretti, rattoppati e usurati dal
tempo, ma giocondi, che si accontentavano di molto poco. Giocare con
Li pitrudd, Li ramuzz, a Scunnafacc' era un
divertimento gratuito che si svolgeva sotto lo sguardo e l'orgoglio
degli adulti che se ne stavano lì seduti, chi a rammendare, chi a
sbucciare le fave e chi a spettegolare. Nella piazza vecchia, di
fronte alla fontana, il macellaio compiaciuto, appendeva fuori dal
suo negozio lunghe corde di salsicce e di sanguinazz, mettendo a dura
prova la gola dei passanti e dei cani randagi che se ne stavano lì
accucciati per ore, nella vana attesa che ne cadesse a terra qualche
pezzo. Luigi, il fruttivendolo, era intento invece a vendere i suoi
freschi fichi d'India a 5 lire l'uno, mentre qualche birbante,
sfuggito al gruppo, si impegnava a fare dispetti ai vicini, spezzando
rami di basilico dai vasi che le massaie custodivano gelosamente
davanti alle loro case o a bussare alle porte per poi scappare via.
Catturato da questo sogno lontano, ho provato una straordinaria
emozione, come se un tempo mi fossi trovato lì e avessi vissuto con
loro quegli incantevoli momenti del passato
Giuseppe Pio Galetta,
Daniela Valente (5 A),
Francesco Menga (5 B)
Plesso G.
Bosco.
Complimenti a tutti i ragazzi e ai loro docenti, Maria Santacroce e Olga Sarcinella,
oltre che al Dirigente Scolastico prof. Pietro Federico.