Ormai si parlano a distanza, come quegli ex coniugi che dialogano attraverso le lettere degli avvocati. Una oziosa telenovela che va avanti a botta di comunicati tra le parti ormai contrapposte del PdL cegliese. Oggi sono arrivati gli ennesimi comunicati, ne sentivano molto moderatamente la necessità. Ma non sarebbe più comodo vedervi o al massimo telefonarvi? Potreste risolvere tra voi e voi i vostri problemi di convivenza, senza mettere in mezzo noi cittadini. Dopo anni di silenziosi consigli comunali in cui, a destra, si udiva solo una voce (raramente, in questioni non cruciali, due), l'improvvisa esplosione di loquacità politica.
Pare che ognuno si sia svegliato qualche ora fa e abbia scoperto che il re è nudo. Come se , fino a pochi giorni fa, non avessero, per tre anni, fatto parte della stessa barca, condiviso tutte le scelte di questa amministrazione e questa maggioranza, non fossero stati responsabili di ciò che è diventata oggi la città. Chiusi nel “Palazzo”, continuano a parlare di loro e tra loro, avendo perso il contatto con i cittadini, i loro problemi quotidiani, la loro richiesta di rinnovamento vero. Come scritto in un post precedente, le responsabilità politiche non sono "scomponibili"; sono di tutta la classe dirigente del centrodestra. Quello di queste ore è un risveglio tardivo. Questa città non può accettare più il racconto di favole nè la somministrazione di minestre riscaldate.
Per carità, troveranno l'accordo alla fine (una serie di incontri è prevista nella giornata di domani, venerdì 17). Probabilmente trascineranno a fatica questa amministrazione per altri due anni. Ma di questo film già visto conosciamo tutti il finale. E la parola, per il giudizio finale, tornerà ai cittadini. Ciò che ormai è chiaro è che occorre voltare davvero pagina al più presto. Nulla di personale, ma la città ha urgente bisogno di volti e competenze nuove, Con una ventata di aria fresca, per Ceglie. Gentilmente, accomodatevi.