F F Tribuna Libera: L'insostenibile pesantezza della politica cegliese

lunedì 22 luglio 2013

L'insostenibile pesantezza della politica cegliese






Ci sono cose della politica cegliese difficili da capire per i cittadini. Parliamo in particolare del reparto di Opg che dovrebbe essere attivato nel nostro ospedale, mettendo a rischio l'atteso Centro Risvegli e l'attivazione di altre realtà quali il centro dialisi e Rsa (Residenza sanitaria assistita).  Va a merito dell'opposizione di centrosinistra l'essersi attivata da subito (clicca qui), con i suoi esponenti, nel sollevare il problema e l'essersi impegnata ad agire in tutte le sedi istituzionali per un'alternativa al progetto OPG, chiedendo un Consiglio comunale tematico al riguardo che si terrà a breve e chiedendo, già nel Consiglio comunale scorso, che il sindaco e l'Amministrazione prendessero posizione. Quello del centrosinistra non è un "no" pregiudiziale in assoluto, ma è stato ribadito che, prima di ogni decisione sull'Opg, debbano essere garantiti ai cittadini i servizi promessi di cui abbiamo appena scritto, necessari al territorio. Poi tutto il resto.

Dall'altro lato, l'altro giorno l'Amministrazione ha, seppur dopo molto tempo, preso finalmente posizione sulla questione, ribadendo anch'essa il "no" all’Ospedale Psichiatrico Giudiziario a Ceglie, ribadendo anch'essa che è necessario prima attivare i servizi sanitari promessi e preannunciando un referendum tra i cittadini per capire come questi la pensino (referendum, bisogna dirlo, che avrebbe comunque una valenza solo consultiva e non decisionale).

Queste le posizioni, sostanzialmente uguali. E allora da cittadini ci chiediamo: perchè non vi muovete insieme, sinistra e destra, ricompattando la città tutta su questa battaglia e dandole più forza? E' noto come questo blog ritenga sia la maggioranza pre-ribaltone che quella "post" inadatta a continuare ad amministrare questa città e che abbia preso una posizione di dura condanna al ribaltone e a questi istituti della vecchia politica. E in questo continuerà, liberamente, a rappresentare, nel suo piccolo, un'alternativa di discussione civica rispetto all'attuale assetto che ha tradito, da una parte e dall'altra, il mandato elettorale. Questa è però al momento la coalizione che amministra, piaccia o non piaccia, la città.

In questo contesto, ci sono questioni urgenti, problematiche, che riguardano tutta la città, la comunità cegliese nella sua interezza. E rispetto alle quali non è questione di vedere se ha vinto momentaneamente la sinistra o la destra: qui si vince o si perde tutti insieme, come cegliesi. Si parla del presidio ospedaliero a cui tutti noi facciamo riferimento per la nostra salute e che vede a rischio servizi importanti promessi e che rischiano di passare in secondo piano o addirittura di essere accantonati.

A questo punto, la politica (tutta) dia un segnale forte, smetta di procedere in ordine sparso ed evitando la corsa a chi fa più la "primadonna". Siete entrambi contrari all'Opg? Bene, sedetevi allo stesso tavolo di discussione, mettete momentaneamente da parte l'auto-attribuzione di medaglie di merito, e unite momentaneamente le forze per dare una rappresentanza forte e autorevole a tutta la città in questa battaglia per la difesa dell'ospedale. Poi la politica potrà tornare a dividersi, come è giusto che sia, e a scontrarsi, anche duramente, su progetti alternativi di città. Senza nessun basso inciucio.

Questo è quello che la gran parte dei cittadini, che sono disinteressati e ormai stanchi di assistere alla solita vecchia politica e ai suoi "teatrini", chiede. Non un inciucio, ma un compromesso temporaneo, alto e nobile, per il bene della città, per darle forza e tentare di salvare quel che resta del nostro ospedale. Alcide De Gasperi diceva. "Un politico pensa alle prossime elezioni, uno statista pensa invece alle prossime generazioni". I nostri politici dimostrino che anche in una piccola comunità come la nostra può prevalere un senso più alto della politica e del loro mandato che viene dagli elettori. E, statene certi, tutta la città vi seguirà. In caso contrario, oltre a rischiare di perdere questa importante battaglia, ci sarà un'intera classe dirigente che avrà deciso la sua eutanasia politica.







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