La scorsa settimana si era parlato (con alcune perplessità) dei paletti posti nelle vicinanze delle scuole elementari cegliesi, in particolare della scuola "San Giovanni Bosco", in largo Amendola.
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Sull'argomento interviene il consigliere comunale di opposizione Rocco Argentiero, con una informativa che segnala alcune perplessità.
Al Sig.
Prefetto
Brindisi
Al Sig.
Sindaco
Comune di
Ceglie M.ca
Al Sig.
Comandante Stazione Carabinieri
Ceglie
Messapica
Al Sig.
Comandante Polizia Locale
Comune di
Ceglie Messapica
Informativa
Il sottoscritto Rocco Argentiero, in
qualità di consigliere comunale ritiene doveroso segnalare quanto
verificatosi in questi giorni nel Comune di Ceglie M.ca.
Circa 10 giorni fa in
corrispondenza di alcune scuole in prossimità di attraversamenti
pedonali sono stati installati lungo la sede stradale degli “archetti
parapedonali” che rappresentano un vero e proprio pericolo per la
circolazione stradale e per gli stessi pedoni che dovrebbero da essi
essere protetti.
Solo a distanza di una
settimana il comandante della polizia locale e precisamente in data
10 settembre 2013, ha emesso apposita ordinanza (clicca qui) con la quale si
ordinava la installazione degli archetti parapedonali in
corrispondenza di alcuni attraversamenti pedonali situati in
prossimità di Istituti Scolastici in particolare in via Martina
Franca, in Largo Amendola imbocco via Francavilla, in via Mercadante.
Nella suddetta ordinanza,
non vi è tra l'altro alcun riferimento al Codice della Strada e alla
regolarità stessa della installazione dei dissuasori in questione.
Per quanto a mia
conoscenza, l'ordinanza N° 74 del 10/09/2013, andava emessa prima
dell'inizio dei lavori e non quando gli stessi sono terminati e
ancora, non si conosce nè l'esecutore materiale nè se gli stessi
siano stati eseguiti sotto una specifica direzione tecnica.
Il risultato è che gli
archetti parapedonali installati ai margini delle strisce pedonali
nei pressi della scuola elementare sono da ritenersi intralcio alla
circolazione oltre che pericolosi per la circolazione stradale perché
il Codice della strada art. 40, nonché il Regolamento di esecuzione e
di attuazione del codice della strada riguardanti gli attraversamenti
pedonali, non prevedono tali sistemi di segnalamento e perché questi
invadono in parte la carreggiata.
Si evidenzia,
nell’eventualità che il suddetto sistema sia da ritenersi lecito,
- la mancanza di
adeguata segnaletica orizzontale ( art. 40 Cod. Str. e art.138 comma
1 del Regolamento);
- la mancanza di
segnaletica verticale indicante la strettoia (art. 39 Cod. Str. e
art. 90 del Regolamento) e di dispositivi di segnalazione di ostacoli
(Art. 42 Cod. Str. e art. 175 del Regolamento);
- il mancato rispetto
Art. 39 Cod. Str. e dell’art. 81 comma 2 del Regolamento
(Installazione dei segnali verticali) in quanto il suddetto sistema è
insiste sulla carreggiata e sulla banchina.
Infine, si evidenzia
l’assenza sull’attraversamento pedonale in questione di
interventi volti al superamento della barriere architettoniche
(D.P.R. 24 luglio 1996 n. 503) per ovviare alla presenza di banchine
profonde rispetto alla quota del marciapiede e della carreggiata.
Alla luce di quanto
sopraesposto si chiede alle autorità in indirizzo di verificare la
compatibilità delle opere eseguite con il codice della strada e le
altre normative vigenti in materia, al fine di evitare disagi gravi
alla circolazione stradale e garantire l'incolumità dei pedoni
stessi trattandosi di bambini e dei loro genitori.
Distinti Saluti
Ceglie Messapica lì 12/09/2013
Rocco
Argentiero
(Consigliere Comunale)