Struttura alternativa all'OPG a Ceglie: Ricorso del Comune
Nella giornata di oggi i consiglieri comunali del centrosinistra e il consigliere comunale Antonio Piccoli (Udc) hanno chiesto al Sindaco di dare corso al deliberato del consiglio comunale.
Il Sindaco ha dato mandato all'ufficio legale del Comune per ricorrere al TAR di Lecce contro la Delibera N. 1197 del Direttore Generale dell' ASL BR per chiederne l'annullamento.
In questi giorni ci sarà un incontro tra tutte le forze politiche per concordare con l'Amministrazione Comunale ogni altra iniziativa .
Lo comunica il consigliere Argentiero su Facebook.
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L'intervento di ristrutturazione dell' ospedale di Ceglie costerà circa 3.7 milioni di euro ed interesserà locali per 1200 metri quadrati al terzo piano della struttura e 500 metri quadrati a piano terra. Al termine dei lavori saranno attivati 18 posti letto e presso la sede cegliese presteranno servizio 27 unità tra medici e infermieri. La struttura di Ceglie servirà l'intera provincia di Brindisi e parte di quella di Lecce.
Le reazioni politiche: tutta la politica cegliese si è mostrata compatta nel dire no al progetto.
Parla innanzitutto il centrosinistra (che da mesi aveva anticipato la problematica) per voce del consigliere comunale Rocco Argentiero:
"Prendiamo atto che l'assessore Elena Gentile e il Direttore Generale dell'ASL Br hanno ignorato una delibera del Consiglio Comunale di Ceglie M.ca. La struttura alternativa all'OPG all'interno della nostra struttura Ospedaliera è INCOMPATIBILE. Se l'atto licenziato dalla Giunta nell'ultima sua seduta è una sfida noi ci saremo!"
La dichiarazione del sindaco Luigi Caroli: "Qui nessuno si può permettere di decidere sulla pelle degli altri. Qui ci si sveglia la mattina e in maniera coercitiva si decide cosa fare senza coinvolgere le istituzioni cittadine. È necessario un confronto e capire cosa intendono fare. Se ci impongono l'OPG, da parte nostra ci sarà una mobilitazione generale e intraprenderemo azioni legali"
Il risorto gruppo di Forza Italia invece annuncia la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale ad hoc, davanti all'ex ospedale e un possibile sciopero generale.
Già diversi mesi fa (marzo 2013) il centrosinistra aveva paventato quella che poi è stata la decisione finale sull'OPG. Inizialmente furono lasciati soli, il centrodestra, allora unito, nicchiò. L'incontro organizzato con la città da parte dell'opposizione, vide partecipare molti operatori del settore ma pochissimi cittadini. Gli stessi cittadini sembrarono non prendere posizione. Leggi
Solo nei mesi successivi, una parte del centrodestra, quello caroliano, abbracciò questa battaglia comune. Si giunse così al Consiglio comunale del 7 agosto 2013, quando a larga maggioranza fu approvata la delibera sotto la quale veniva rigettata la proposta dell' ASL che prevede la istituzione di una struttura alternativa all'Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG).
Votarono contro (e quindi a favore della nuova struttura post-OPG) solo i consiglieri del PDL-Forza Italia Gatti, D'Ippolito e Gallone, mentre Nicola Ciracì si astenne in quanto presidente del Consiglio. Forse, se fin da subito tutta la politica avesse abbracciato insieme il No alla proposta, pensando all'interesse dei cittadini e non solo al colore politico di chi lanciava quella battaglia, le cose sarebbero potute andare diversamente, si sarebbe data più forza. Adesso, probabilmente, è un po' tardi. Ma è comunque una battaglia che va continuata, insieme alla città. Sempre che la città dimostri di essere interessata.