Pubblico con molto piacere un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno di questa mattina, scritto da Luca Dipresa, che ha per protagonista un nostro illustre concittadino, che ha fatto, con successo, della Formula 1 la sua vita e che è sempre rimasto legatissimo alla nostra terra. Complimenti, cuginetto.
UN
CEGLIESE ALLA "TORO ROSSO"
L'ingegnere
Gianvito Amico è il tecnico di riferimento per Ricciardo e Vergne. Il
professionista torna nel suo paese tra un gran premio e l'altro . La Ferrari? Chissà ...
La Formula 1 parla anche
cegliese. Gianvito Amico, ingegnere
43enne, è uno degli ingegneri della scuderia italiana Toro Rosso F1 Team, con
sede a Feanza, nata dalle ceneri della gloriosa Minardi. Laureato presso il
Politecnico di Torino in Ingegneria Meccanica con indirizzo Automobilistico,
Gianvito Amico ha dalla sua una lunga esperienza nel settore. Dal '94 al '98 ha
fatto parte del team "Conrero Squadra Corse", responsabile analisi
dati, assetto vettura, mappatura e prova motori per il campionato italiano e
spagnolo di Superturismo. dal '99 al 2011 l'ingegnere cegliese è stato nel
"Minardi F1 Team" con l'incarico di ingegnere di pista, squadra test
e gare, dove ha lavorato con Fernando Alonso, Mark Webber e Marc Genè.
Dal 2002 al 2007 è stato
l'ingegnere di pista squadra test della Toyota F1 Team a stretto contatto di
gomito con piloti come Jarno Trulli, Ralf Schumacher, Oliviero Panis e Riccardo
Zonta. Poi l'approdo alla Scuderia Toro Rosso con l'incarico di responsabile squadra
test e poi, dall'anno successivo, Reliability Manager, ovvero responsabile per
individuazione e soluzione di problemi di montaggio e affidabilità,
assemblaggio e legalità delle vetture.
Tuttora alla Toro Rosso,
Gianvito Amico è uno dei punti di riferimento di Daniel Ricciardo e Jean Eric
Vergne. Quando può, tra un Gran Premio e l'altro viene a Ceglie per stare vicino
al proprio figlio, un bambino di sette anni e, soprattutto per godere quei
pochi momenti di relax "che mi servono per ricaricarmi in vista del
successivo gran premio", sottolinea Gianvito Amico, che non fa pesare la
sua notorietà e che si intrattiene ben volentieri con tutti.
La Ferrari? Probabilmente nel suo
futuro ci potrà essere la scuderia del Cavallino, anche se sottolinea di
trovarsi bene alla Toro Rosso, affermando che "lavorare con tutti i
componenti di un simile team è quanto di meglio un ingegnere possa avere".
Ma, si può immaginare, poter approdare alla Ferrari può essere il suo ennesimo
traguardo, non molto difficile visto che in passato, a quanto pare, è stato lì
lì per arrivarci.