Ha fatto molto discutere,
oltre ad aver raggiunto un picco altissimo di accessi online, il post dell'altro giorno sulla trasparenza (clicca qui). Se ne è discusso molto non solo su internet (blog e
social network) ma soprattutto nella città, segno che la blogosfera è una
realtà di opinione sempre più forte e radicata, spesso oltre anche quanto
immaginiamo. Parliamo della pubblicazione online, sul sito del Comune, della situazione
patrimoniale dei rappresentanti istituzionali locali.
Come gruppo di centrosinistra
"In Movimento" lo avevamo chiesto nel giugno scorso, dal momento che
il nostro Comune non aveva ancora adempiuto agli obblighi di legge (il decreto
legislativo che lo rendeva obbligatorio era entrato in vigore in aprile). Alla fine questo
obbligo è stato adempiuto e non possiamo che ritenerci soddisfatti. In realtà i dati erano online da qualche giorno ma nessuno pareva averci fatto caso. La pubblicazione
del link sul blog, l'altro giorno, ha contribuito a renderla notizia. Fino ad allora non se n'era accorto nessuno.
Quella stessa sera sera ho
incontrato dopo un po' di tempo un vecchio amico (non farò il nome, anche
perchè abbastanza conosciuto). Dopo qualche chiacchiera la discussione è finita
sul movimento. "Ho visto che vi state scatenando ... però Francè... non vi
ingrillite con sta storia degli stipendi dei politici". Ingrillirsi? Ma
dai ... abbiamo soltanto chiesto l'applicazione di una legge voluta e votata a
suo tempo da tutti destra-centro-sinistra perchè è giusto che su chi
amministra, sugli eletti, i cittadini sappiano tutto, visto che sono loro ad decidere
dei nostri soldi e delle nostre tasse!
"Ho capito, però non potete
basare il nuovo centrosinistra che pensate di costruire su queste cose! Che
bisogno c'era di amplificare tutta sta cosa ...è populismo!". Premesso che
i dati non li abbiamo dati noi ma erano sull'albo pretorio del comune quindi pubblici (come normale che fosse). Eravamo
consapevoli, nonostante fossero già conoscibili, che saremmo stati accusati di
populismo (pensa un po'... per aver chiesto solo l'applicazione di una legge votata
da tutto il parlamento!). Sapevamo che le critiche sarebbero venute da tutte le
parti, destra e sinistra, che ci avrebbero accusato di strumentalizzare oppure
addirittura ci avrebbero detto che avevamo
scatenato una reazione dell'opinione pubblica che, secondo qualcuno, noi stessi
ingenuamente non avremmo neanche previsto. Ce ne hanno detto tante, ci siamo abituati
anche alle balle (e ne diranno ancora). Sapevamo e avevamo previsto le
possibili reazioni. Sinceramente ce ne siamo fregati, abbiamo scelto di essere
coerenti e chiedere l'applicazione della norma, senza guardare in faccia a
nessuno, fregandocene delle accuse surreali che ci sarebbero piovute addosso da
parte di politici o comprimari o anche tifosi a tempo indeterminato. I
cittadini dovevano sapere e noi abbiamo contribuito a che sapessero, anche
grazie al potere dei social network. Anche questo è un segno della politica
nuova che vogliamo, trasparenza assoluta, senza mediazioni, senza tessere e
senza correnti.
"E' tardi, devo scappare!
Tieniamoci aggiornati e non fate sempre i cacacazzi!"
Non mancheremo. Ciao, vogliamo solo mettere "in movimento" la politica.
A proposito, mi segnala un lettore
Il "sindaco di società" solitamente è una figura del diritto societario, siamo in ambito finanziario.
E tale eventuale incarico è tra i dati che la legge sulla trasparenza prevede vada indicato.