F F Tribuna Libera: Le conseguenze della trasparenza, a Ceglie

venerdì 8 novembre 2013

Le conseguenze della trasparenza, a Ceglie



Ha fatto molto discutere, oltre ad aver raggiunto un picco altissimo di accessi online,  il post dell'altro giorno sulla trasparenza (clicca qui).  Se ne è discusso molto non solo su internet (blog e social network) ma soprattutto nella città, segno che la blogosfera è una realtà di opinione sempre più forte e radicata, spesso oltre anche quanto immaginiamo. Parliamo della pubblicazione online, sul sito del Comune, della situazione patrimoniale dei rappresentanti istituzionali locali.

Come gruppo di centrosinistra "In Movimento" lo avevamo chiesto nel giugno scorso, dal momento che il nostro Comune non aveva ancora adempiuto agli obblighi di legge (il decreto legislativo che lo rendeva obbligatorio era entrato in vigore in aprile). Alla fine questo obbligo è stato adempiuto e non possiamo che ritenerci soddisfatti. In realtà i dati erano online da qualche giorno ma nessuno pareva averci fatto caso. La pubblicazione del link sul blog, l'altro giorno, ha contribuito a renderla notizia. Fino ad allora non se n'era accorto nessuno.




Quella stessa sera sera ho incontrato dopo un po' di tempo un vecchio amico (non farò il nome, anche perchè abbastanza conosciuto). Dopo qualche chiacchiera la discussione è finita sul movimento. "Ho visto che vi state scatenando ... però Francè... non vi ingrillite con sta storia degli stipendi dei politici". Ingrillirsi? Ma dai ... abbiamo soltanto chiesto l'applicazione di una legge voluta e votata a suo tempo da tutti destra-centro-sinistra perchè è giusto che su chi amministra, sugli eletti, i cittadini sappiano tutto, visto che sono loro ad decidere dei nostri soldi e delle nostre tasse!

"Ho capito, però non potete basare il nuovo centrosinistra che pensate di costruire su queste cose! Che bisogno c'era di amplificare tutta sta cosa ...è populismo!". Premesso che i dati non li abbiamo dati noi ma erano sull'albo pretorio del comune quindi pubblici (come normale che fosse). Eravamo consapevoli, nonostante fossero già conoscibili, che saremmo stati accusati di populismo (pensa un po'... per aver chiesto solo l'applicazione di una legge votata da tutto il parlamento!). Sapevamo che le critiche sarebbero venute da tutte le parti, destra e sinistra, che ci avrebbero accusato di strumentalizzare oppure addirittura ci avrebbero detto che  avevamo scatenato una reazione dell'opinione pubblica che, secondo qualcuno, noi stessi ingenuamente non avremmo neanche previsto. Ce ne hanno detto tante, ci siamo abituati anche alle balle (e ne diranno ancora). Sapevamo e avevamo previsto le possibili reazioni. Sinceramente ce ne siamo fregati, abbiamo scelto di essere coerenti e chiedere l'applicazione della norma, senza guardare in faccia a nessuno, fregandocene delle accuse surreali che ci sarebbero piovute addosso da parte di politici o comprimari o anche tifosi a tempo indeterminato. I cittadini dovevano sapere e noi abbiamo contribuito a che sapessero, anche grazie al potere dei social network. Anche questo è un segno della politica nuova che vogliamo, trasparenza assoluta, senza mediazioni, senza tessere e senza correnti.

"E' tardi, devo scappare! Tieniamoci aggiornati e non fate sempre i cacacazzi!"
Non mancheremo. Ciao, vogliamo solo mettere "in movimento" la politica.





A proposito, mi segnala un lettore


Il "sindaco di società" solitamente è una figura del diritto societario, siamo in ambito finanziario.
E tale eventuale incarico è tra i dati che la legge sulla trasparenza prevede vada indicato.





FONTE

Ma credo sia una cosa abbastanza diversa
dall'incarico di sindaco di un Comune ...










Le conseguenze della trasparenza, a Ceglie