Il suo nome è ludopatia. E' una patologia che in Italia coinvolge il 3% della popolazione. Un fenomeno in aumento tra giovani e meno giovani. Una volta quando parlavi di "gioco d'azzardo" ti veniva in mente l'immagine di una bisca nascosta in una stanza in semioscurità con gente attorno a un tavolo che per ore giocava a carte cifre spropositate sotto il calore di una lampada smaltata. Oggi è cambiato tutto perchè è arrivato lo Stato.
Gratta e vinci, scommesse, slot machine. L'idea della vincita, solo apparentemente facile perchè le probabilità statistiche legate a un cambiamento della propria vita e del proprio status economico attraverso un pulsante di slot o a una grattata al biglietto, conferma il detto che "vince sempre il banco" (cioè lo Stato). Per carità, che uno compri qualche "grattino" o faccia qualche puntatina di scommessa non ha nulla di male, non siamo certo dei puritani bacchettoni.
Il problema è quando questo diventa un fattore ossessivo/compulsivo, quando diventa davvero gioco d'azzardo. Quando dopo aver perso si crea l'aspettativa illusoria che "ci si possa rifare", di beccare il momento fortunato, iniziando un accanimento a tentare la sorte che quasi sempre non arriva.
E ci sono persone, uomini e donne, che trascorrono ore ipnotizzati davanti a quello schermo inserendo euro su euro fino a creare seri problemi al bilancio familiare. A volte poi compare il senso di colpa e la voglia di recuperare quanto perso, ma il modo peggiore (però frequente) è quello di ritornare davanti a quello schermo, ricominciando tutto. Accade, purtroppo, anche nella nostra Ceglie, con casi davvero preoccupanti. In questi casi, c'è solo un modo per risolvere il problema: staccarsi da quella macchinetta.
La buona notizia è che oggi il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all’unanimità la legge, proposta da La Puglia per Vendola e Sel per il contrasto al Gioco d’azzardo patologico. Vengono definite maggiormente le competenze dei Comuni e delle Asl per prevenire e contrastare la diffusione delle dipendenze, saranno attivate campagne di informazione e di sensibilizzazione sui danni derivanti dalla dipendenza da gioco, monitoraggi nelle scuole per rilevare situazioni di disagio economico, e attività per il supporto psicologico ed economico, di mediazione familiare, di consulenza legale per contrastare il rischio di usura.
Agli esercenti che scelgono di non installare nel proprio esercizio commerciale le apparecchiature per il gioco d’azzardo verrà rilasciato il marchio regionale “Libero da Slot – Regione Puglia”. Posti limiti restrittivi inoltrealle autorizzaizoni all'esercizio per le nuove strutture. Clicca qui per saperne di più
Passi importanti per affrontare un problema di cui a volte ci si vergogna di parlare ma che purtroppo è sempre più diffuso.