(grazie a Rocco Monaco per la foto sopra)
Un'opinione personale
Torniamo per un attimo a
parlare del "movimentato" Consiglio comunale di ieri. Passata la
"tempesta", è partita la classica "roulette": chi ha vinto
e chi ha perso? Ho ricevuto, come gli altri blog, un comunicato dell'Amministrazione comunale
che parla di "opposizione allo sbando", che si sarebbe
"arresa", ecc. Si citano al riguardo il ritiro della mozione di
sfiducia contro il sindaco e l'uscita dei consiglieri di Forza Italia dall'aula al
momento discutere di CegliEstate.
Chi ha vinto e chi ha perso,
dunque? Prima di scrivere la mia personale opinione credo sia necessario
ricostruire i fatti, non fermandosi ad una sola "campana".
Innanzitutto il primo fatto è incontestabile: l'opposizione ha ritirato la
mozione di sfiducia rinviandola ad un momento successivo, in cui ci potesse
essere più pubblico a "partecipare" (cioè, ascoltare). L'opposizione
ha compiuto, è la mia opinione, una mossa senza senso. Poco più di un mese fa
avevo espresso l'idea che, stanti gli equilibri numerici in Consiglio,
presentare una mozione di sfiducia sapendo che non sarebbe passata, era
alquanto pittoresco e che avrebbe avuto come unico risultato quello di ricompattare un'amministrazione sempre meno
rappresentativa.
Da qualche nostra vecchia conoscenza
del centrosinistra fu risposto in maniera indiretta, e velatamente polemica,
che lo scopo era quello di aprire una discussione, in Consiglio e tra i
cittadini, sul bilancio delle scelte politiche dell'Amministrazione. Ok. Giunto
però il giorno di questa discussione come è finita? Che hanno ritirato il punto all'ordine del giorno,
con le reazioni che conosciamo. Continuo a ritenere un errore la scelta della
mozione e ritengo ancora più masochista politicamente la scelta di ieri. Detto questo - e
consapevole che nella nostra città esprimere la propria idea a volte, come
anche questa volta accadrà, mette in discussione in maniera assurda e umorale i
rapporti personali e la considerazione delle persone anche in ambienti che si
definiscono "democratici" - c'è però da dire anche altro.
Dicevo che l'amministrazione
in quel comunicato parla di "fuga" delle opposizioni. In realtà per farci un'idea
quanto più vicina alla realtà dobbiamo ascoltare anche l'altra "campana".
Sulla relazione del sindaco rispetto
alle spese di Cegliestate, c'è da dire che il consigliere Nicola Ciracì (Forza
Italia) ha chiesto il ritiro del punto all'ordine del giorno in quanto non
erano presenti il
responsabile di ragioneria, il responsabile ell'area cultura e turismo
oltre che i revisori dei conti
a cui chiedere informazioni e chiarimenti sulle cifre in discussione. In
effetti, di cosa si sarebbe parlato? Volendo l'amministrazione andare avanti
comunque, i consiglieri di Forza Italia hanno abbandonato i lavori. Anche il
centrosinistra ha abbandonato l'aula al punto successivo ritenendo la delibera
sul centro anziani a rischio di illegittimità.
Il contorno è stato di
grida, insulti, accuse reciproche, probabilmente solleticati anche dal fatto
che ci fossero le telecamere e che il Consiglio sarebbe andato in onda in
differita la sera. Una sorta di gara a chi recitava in modo più plateale e alla
gassman il ruolo di politico indignato e con l'ugola più sopraffina. In
conclusione ha vinto questa politica urlata, provinciale che non sa andare
oltre lo scontro personale e incapace di elevarsi oltre la ricerca del ritorno
immediato di immagine. Ha perso invece la politica che mette insieme in maniera
civile intorno allo stesso tavolo persone che la pensano in maniera diversa per
risolvere i problemi dei cittadini. Ma non basta, da cittadini, indignarsi in
queste occasioni: quando si tornerà in cabina elettorale bisognerà tenere
presente tutto ciò e fare una scelta conseguente di cambiamento. Altrimenti quello
che oggi è un lamento legittimo e sacrosanto, domani sarà insopportabile
ipocrisia.