Ieri scadeva il termine
rispetto a cui i Comuni italiani avrebbero dovuto deliberare le aliquote e le relative detrazioni della Tasi,
la nuova tassa sui servizi indivisibili che insieme alla Tari (la tassa sui
rifiuti ) sostituisce l'IMU sulla prima casa. La Tasi (divisa in due tranches semestrali) viene calcolata
sulla base imponibile della rendita catastale e deve essere pagata da
proprietari e inquilini, in una quota - per gli inquilini - che può variare dal
10% al 30% (questo lo decide il Comune).
Il gettito della Tasi andrà a
finanziare i cosiddetti "servizi indivisibili" del Comune (l'illuminazione
pubblica, la polizia municipale, l’arredo urbano, la manutenzione delle
strade). L'IMU resta solo per quegli
immobili che non costituiscono prima abitazione e si pagherà regolarmente entro
giugno.
Ceglie è
tra i tanti Comuni che non hanno
deliberato, entro la data di ieri, sulle
tariffe Tasi. Per tutti i comuni che non hanno
deliberato, il governo ha prorogato la scadenza della prima rata al 16 ottobre (il
Comune dovrà decidere le aliquote entro il 31 luglio). Resta comunque il saldo totale
della Tasi da effettuare entro il 16 dicembre.
Era
prevedibile che prendere decisioni sulle tasse in campagna elettorale, così
come moltissimi Comuni tra cui il nostro hanno evitato di fare, rischiava di
far perdere voti. Ma la questione è solo rinviata. Nel frattempo ci godremo CegliEstate.