Grandi manovre nella destra brindisina in vista delle prossime elezioni regionali
Nel corso di un direttivo convocato dal coordinatore
provinciale Luigi Vitali, Forza Italia ha rinnovato le cariche del
partito nel territorio provinciali (tra l'altro Nicola Ciracì,
neo-deputato, è stato nominato commissario per la città di
Brindisi) e lanciato un appello al NuovoCentroDestra per l'unità. In
primis chiedendo di non sostenere la maggioranza di
centrosinistra che con il sindaco Consales guida il capoluogo.
Ciro Argese, segretario provinciale Ncd (e che i bene informati danno per futuro candidato al prossimo Consiglio regionale) respinge però ipotesi di accordo.
“Per quanto ci
riguarda, noi siamo in attesa dell'assemblea nazionale del 26 luglio
nella quale si deciderà la linea del partito. Certo, noi ci
chiamiamo Nuovo centrodestra ma in provincia di Brindisi è noto a
tutti il tipo di rapporti che intercorrono con la segreteria
provinciale di Forza Italia. Il fatto che ci siano tavoli di incontro
e confronto per noi non è un problema. Ma chiedere, in provincia di
Brindisi, di far cadere un'amministrazione eletta dai cittadini
significa partire con il piede sbagliato. Detto questo, attendiamo le
decisioni nazionali. Ora siamo in una fase di evoluzione”.
FerrArgese
La Gazzetta del
Mezzogiorno ci fornisce un'analisi:
“I bene informati
notano un silenzio da settimane del leader Ncd nel Salento Massimo Ferrarese, ed una sostanziale dicotomia nella gestione del partito,
con un'ala brindisina vicina a Marcello Rollo, anima dialogante con
le altre componenti del centrodestra (Forza Italia in primis) e
un'ala provinciale vicina a Ciro Argese, fautore della prima Giunta
monocolore del Ncd, quella di Ceglie Messapica. Facendo un po' i
futurologi, chi è addentro nelle questioni del Nuovo Centrodestra
nota l'ago della bilancia spostarsi verso Marcello Rollo, ragione per
la quale, alla ripresa autunnale Ciro Argese potrebbe assumere una
posizione meno rilevante. Ma, si sa, da qui all'autunno molto cose
possono cambiare e, dopo questo lungo silenzio, anche il leader
salentino Ferrarese dovrà esprimersi”.
E' interessante capire
anche quali saranno i possibili riflessi di tutto questo complesso
processo politico anche per la nostra città che sarà chiamata ad eleggere
il nuovo sindaco da qui a pochi mesi. Alla fine si metteranno d'accordo come le altre volte?