F F Tribuna Libera: Torna la festa dell'Unità a Ceglie Messapica

martedì 19 agosto 2014

Torna la festa dell'Unità a Ceglie Messapica





La notizia è che martedì 26 e mercoledì 27 agosto in piazza Vecchia a Ceglie si terrà la  "Festa dell'Unità" o, meglio, la "Festa democratica dell'Unità" (il veltronismo del "ma anche" per tenere tutti insieme è duro a passare) organizzata dal Pd messapico. Sono previsti dibattiti, musica e gastronomia. Tra gli ospiti che interverranno ci dovrebbe essere Michele Emiliano, ex sindaco di Bari e candidato alle primarie per la candidatura a Presidente della Regione.


Anni fa, quando il mondo era diviso ideologicamente in blocchi contrapposti, la Festa dell'Unità, festa simbolo del vecchio Partito Comunista Italiano (e poi delle sue successive evoluzioni), la facevano tradizionalmente in Villa Cento Pini. Da ragazzino, pur sentendolo un mondo “lontano”, mi capitava a volte di farci un salto, trascinato dal mio fraterno amico Massimiliano. I ricordi sono quelli dei fumi delle salsicce e dei fritti che salivano fino al cielo, della voce che annunciava al microfono “Compagne e compagni, tra poco pubblico dibattito su …..” (e l'argomento poteva essere l'eurocomunismo così come la mancanza del piano regolatore – pensate già allora ...), le bancarelle e il frigo-bar.


Ma soprattutto ho purtroppo un ricordo di malinconia infantile per il “gioco del coniglio”: un coniglietto chiuso in un cerchio di scatole numerate, ognuna delle quali con una buca nel mezzo, che era incitato con le grida dalla gente ad entrare nella scatola desiderata. Poi il fortunato vincitore lo prendeva per le orecchie e se lo portava casa. Non sapremo mai la fine fatta da quei conigli: certamente i comunisti di allora non mangiavano i bambini ma in pochi, probabilmente, erano vegetariani.



C'era però qualcosa che colpiva anche chi comunista (o di sinistra) non era: la passione politica. Il vedere tante persone che dedicavano gratuitamente e con impegno parte del loro tempo libero nell'organizzare e collaborare attivamente e in maniera disinteressata a questo appuntamento. Al di là delle profonde differenze di pensiero, quella partecipazione rimaneva come una bella immagine: persone che credevano profondamente nelle loro idee (allora si chiamavano ideologie), nella loro visione del mondo e della società.


Poi il mondo (fortunatamente) è cambiato. I muri e le certezze ideologiche sono crollati, la politica stessa è mutata. Storie e mondi distanti hanno messo da parte le differenze puntando a ciò che li univa: i partiti hanno cambiato pelle e struttura, nacque l'Ulivo di Romano Prodi (che continuo a ritenere la migliore stagione politica degli ultimi decenni), prematuramente affossato e “potato” dai suoi stessi “fondatori” ex-democristiani e pidiessini. Poi, per evoluzioni successive, sono arrivati l'Unione e il Pd. La Festa dell'Unità ha continuato ad esistere, anche se a Ceglie non la si organizzava più da un po' di anni.


Ed ora eccola tornata, adattata ai nuovi tempi. Di certo il gioco con il coniglio non ci sarà più. L'augurio è invece di rivedere quella passione politica vera che si vedeva tanti anni fa anche a Ceglie, senza trasformismi e con la capacità di rinnovarsi realmente e volare alto, oltre i giochini delle alleanze e delle candidature. Tornando a quella politica vera che, nel Pci ma anche negli altri partiti, prima del loro crollo e della delegittimazione della politica in genere, sapeva parlare al cuore delle persone. Chissà.





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