Tra qualche mese, lo sapete, ci sono le elezioni regionali. Tornano nel frattempo i sondaggi.
Vanno sempre presi con le pinze, lo sappiamo: un sondaggio fotografa le opinioni nel momento in cui viene fatto. Basta poco tempo per poterlo addirittura sovvertire.
Detto questo, ecco il sondaggio elaborato da Euromedia Research per la trasmissione "Ballarò" andata in onda l'altra sera su Rai3.
E a Ceglie Messapica?
Si voterà il prossimo 15 marzo per l'elezione del nuovo sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale. E' già da tempo partito il "calcio-mercato" per le liste: la figura più richiesta pare siano gli appartenenti a famiglie numerose. Si sa che questo è un vecchio criterio seguito dai nostri politici: si dà per scontato che cugini, nipoti, compari e parentame vario votino automaticamente quel candidato. Poco importa che non sempre potrebbe essere all'altezza della eventuale responsabilità di amministrare la nostra comunità e i nostri soldini. Si vota l'amico o il parente. "Putìm iavì bisogn'.... tand so' tutt' ugual'", le sentiremo ancora queste frasi.
Li voteranno per poi lamentarsene dopo nemmeno un mese.O forse alla fine, nonostante la promessa, non li voteranno.
Li voteranno per poi lamentarsene dopo nemmeno un mese.O forse alla fine, nonostante la promessa, non li voteranno.
Non abbiamo a disposizione sondaggi che fotografino la situazione attuale rispetto alle intenzioni di voto. Un primo riferimento potrebbe essere il risultato delle passate elezioni europee di maggio. Con tutte le dovute distinzioni legate alla differenza di consultazione, il risultato vide una città divisa esattamente in 3:
NCD-Udc 27.81% (1964 voti), Forza Italia 26.94% (1.902 voti), centrosinistra 1873 voti (Pd con il 22.08% e 1559 voti - Lista Tsipras che comprendeva Sel 314 voti e 4.45%).
La partita è dunque più che aperta, anche per il fatto che è possibile il voto disgiunto (cioè votare un candidato sindaco e contemporaneamente un partito di una coalizione diversa) e per la presenza di liste civiche accanto alle liste di partito. La differenza vera la faranno dunque la personalità e il consenso dei rispettivi candidati sindaco, anche rispetto ai partiti che li sostengono. Potremmo vedere anche qualche sorpresa.
Quel che già appare chiaro è che sarà una campagna elettorale complessa, dura e per "stomaci forti". Ne vedremo delle belle. L'auspicio è che la campagna elettorale si svolga nel rispetto delle persone e non come triste ring di penosi scontri personali tra i soliti. Pensando piuttosto a proporre un progetto di governo per una città diversa e migliore per i cittadini.