Uno dei primi impegni assunti dal
candidato sindaco del centrosinistra Pietro Mita in questa campagna elettorale
è stato quello di rinunciare del tutto e da subito, in caso di elezione,
all'indennità che spetterebbe al primo cittadino, oltre a chiedere a chi sarà
chiamato ad essere componente della Giunta di tagliare anche una parte della
rispettiva indennità.
Oggi però parliamo dei gettoni di
presenza per i consiglieri comunali. Leggiamo infatti sul Quotidiano che, da
oltre due anni (dal 2012), i consiglieri non ricevono il gettone di presenza
per la partecipazione alle sedute di Consiglio comunale e commissione, come
previsto dalla legge. Non è certo una
cifra altissima, per carità (intorno ai 20 euro) ma è un diritto che spetta ad
ogni rappresentante dei cittadini che in alcuni casi deve rinunciare anche a
una giornata di lavoro per adempiere il mandato di rappresentanza ricevuto dagli elettori.
Il motivo sarebbe la lentezza
burocratica: il Quotidiano cita la
risposta di alcune fonti interne alla maggioranza che preferiscono restare
anonime (mah .......) : "L'iter in
questione non sarebbe stato rispettato in quanto molti dei segretari di commissione
non avrebbero ancora elaborato e consegnato i dati delle presenze. In questo
modo, il ritardo accumulato ha bloccato tutte le operazioni e i pagamenti".
Dagli uffici sarebbe giunta la rassicurazione che le cifre saranno liquidate già nei prossimi giorni, però solo le cifre relative al 2013 dal momento che i dati del 2012 e 2014 non sarebbero ancora stati consegnati.
La questione è stata sollevata
per primo dal consigliere comunale Tommaso Argentiero che aggiunge che comunque
tutti i consiglieri sono pronti a rinunciare all'indennità di fronte a
situazioni che lo richiedono:
"La
mancata liquidazione da parte dell'Amministrazione comunale, delle dovute
spettanze di presenza trova come unica e degenere giustificazione il mancato rispetto
del ruolo e atto punitivo verso i consiglieri comunali cui viene attributo il
torto di adempiere con efficacia e determinazione al proprio ruolo. Il mancato
pagamento dei gettoni di presenza, a differenza delle indennità di carica per
sindaco e giunta che vengono regolarmente e puntualmente liquidate, è
determinato dalle cause poco nobili di cui ho parlato in premessa. Mi sento a
disagio nel segnalare questa situazione amministrativa ma se alla fine del
mandato ravviso la necessità di evidenziare anche questa problematica è per la
consapevolezza di essere in presenza di un degrado politico e amministrativo
della città di Ceglie".