Gira uno dei soliti
comunicati firmati dal Sindaco, e diffuso oggi pomeriggio, in merito ad alcuni
lavori pubblici in corso e che si conclude con i consueti auto-complimenti
"La
buona amministrazione passa anche da questi interventi essenziali per la
sicurezza dei cittadini... firmato: il sindaco Luigi Caroli".
E' campagna elettorale, direte voi, che c'è di male?
E invece la legge prevede che in questo momento, questo tipo di comunicazione
non si possa fare. Lo ha ribadito anche una nota del Comitato regionale per le
Comunicazioni, diffusa due giorni fa e indirizzata a tutte le Pubbliche Amministrazioni pugliesi, in applicazione della legge
sulla Par Condicio (legge 28/2000,) la quale prevede, all'art.9, espressamente che:
"A far data dalla indizioni dei comizi
elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto "è fatto divieto
a tutte le Amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad
eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per
l’efficace assolvimento delle proprie funzioni".
Ecco il link alla nota ufficiale
Il decreto di convocazione dei comizi elettorali è
dello scorso 7 aprile ed è stato anche pubblicato, come prevede la legge, sul
sito del Comune lo scorso 16 aprile. Clicca qui
Dalla
pubblicazione del manifesto di convocazione dei comizi, dunque, le amministrazioni
comunali oltre a dover limitare la propria attività agli atti urgenti e
improrogabili, non possono svolgere attività di comunicazione istituzionale
(cioè, ad esempio, comunicati, eventi, pubblicazioni) se non per, ad es. la
pubblicazione sull'Albo Pretorio di atti improrogabili, per portarli a
conoscenza dei cittadini come prevede la legge. Non oltre. La comunicazione politica segue regole specifiche e diverse e vede protagonisti i candidati, non le istituzioni.
Il senso della norma è quello di evitare che l’attività di comunicazione
istituzionale delle pubbliche amministrazioni si intrecci con l’attività di
propaganda elettorale e che gli eletti uscenti possano utilizzare una posizione
di vantaggio istituzionale, derivante dal loro ruolo di amministratori in
carica, rispetto agli sfidanti.
Il comunicato di oggi non credo rientri nè nelle comunicazioni
indispensabili, nè in quelle impersonali (visti i già citati auto-complimenti).
Credo che la norma di legge, rispettata in tutta Italia, debba essere
rispettata anche a Ceglie Messapica. Per rispetto soprattutto dei cittadini e
per dimostrazione di serietà e di senso delle istituzioni. Questi amatissimi mezzucci comunicativi
sono veramente tristi. E gli elettori non sono sprovveduti.