Torniamo a parlare della scoperta delle tombe messapiche, di cui qualche settimana fa fu data notizia da "Affari Italiani" (Link)
Le procedure di recupero delle tombe e dei manufatti sono stati affidati alla Soprintendenza Archeologica della Puglia, come previsto dalla legge. Di questo parla oggi la Gazzetta del Mezzogiorno, con un articolo di Agata Scarafilo.
Eccone un estratto:
"Stando a quanto emerge
dagli atti, la Soprintendenza ha effettuato un sopralluogo l'11
giugno scorso quando ha preso atto che nel settore settentrionale del
cantiere, al margine dell'area già sbiancata, è venuta alla luce
una tomba a cassa formata da lastre di pietra. Per esigenze di scavo
la struttura tombale è stata rimossa per poter indagare i livelli di
terreno sottostante che celavano un'altra tomba i cui resti sono
risultati accantonati all'esterno in una fossa addossata alla tomba delimitata da lastrine. Nel corso dei lavori si è resa la necessità
di smontare, con metodologia archeologica, anche la seconda tomba. La
Soprintendenza ha affermato anche che “il controllo archeologico
ha consentito il recupero di due fondi frammentati di contenitori a
impasto, utilizzati per sepoltura di infanti e inseriti in anfratti
di roccia”.
Il primo cittadino ha
dichiarato che “i lavori di sbancamento sono sempre monitorati e
sorvegliati dall'archeologa Pinuccia Caliandro”. Lo stesso
sindaco ha poi, a suo dire, fatto in più occasioni “dei
sopralluoghi sul cantiere che è inibito al pubblico per ragioni di
sicurezza”. Inoltre Caroli fa sapere che “la Soprintendenza ha
già dato parere favorevole sulla allocazione degli importanti
reperti, che con molta porbabilità risalgono a circa il II o il III
secolo a.C., nel nuovo Museo Archeologico Comunale che sarà
inaugurato a settembre prossimo”.
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con gli articoli integrali e un altro punto di vista.
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