Questa mattina il Consiglio comunale ha deliberato di istituire una commissione speciale d'inchiesta (o di indagine? sono due cose diverse) sulla convenzione tra il Comune di Ceglie e il Consevatorio "Tito Schipa", per analizzare i costi della sede cegliese per il Comune e la loro sostenibilità. Presidente della commissione è stato eletto il consigliere di maggioranza Cesare Epifani (Forza Italia).
Sull'argomento è intervenuto sulle colonne della Gazzetta del Mezzogiorno l'on. Nicola Ciracì, presidente del consiglio di amministrazione del Conservatorio:
“E' bene che si sappia che non c'è passaggio di denaro dal Comune al Conservatorio. Il Comune, così come da convenzione, si è impegnato giuridicamente alle spese per i docenti che da 8 sono passati a 7, e che sono nominati non dal Consiglio di Amministrazione ma in base ad una graduatoria nazionale, per una spesa, come quella del 2015, che ammonta a circa 250mila euro a cui bisogna togliere i 100mila euro di contributo MIUR e del Bilancio del “T. Schipa” che servono per il funzionamento del Conservatorio. Quindi il Comune ha speso circa 150mila euro e non 350mila euro come dichiara Caroli. Per quanto riguarda, invece, l'elenco degli iscritti e i loro pagamenti, a Caroli sfugge che essendo sede universitaria quella di Ceglie Messapica, ogni trimestre vengono inviate al MIUR le statistiche degli iscritti e dei pagamenti … Il sindaco riceve mensilmente atti e bilanci essendo componente del CdA, anche se, su 44 sedute alle quali è stato invitato, è stato assente per 43. Grazie al mio impegno di presidente, l'immobile è stato messo a norma con i fondi del Ministero con i quali, peraltro, è stato possibile acquistare un pianoforte a coda tra i miglòiori al mondo e tutte le percussioni. Ed aggiungo che faccio il Presidente del CdA senza rimborso e indennità. Non credo, invece, che Caroli faccia il sindaco gratuitamente”.
Naturalmente, se l'amministrazione vorrà intervenire sull'argomento attraverso il blog, le sarà dato l'opportuno spazio. A noi cittadini interessa capire la situazione.
Personalmente, credo che la questione vada discussa senza preconcetti ideologici e politici come, temo, qualcuno potrebbe essere portato a fare. Va considerato l'interesse della città, senza strumentalizzazioni e rivalità politiche. Non sono decisioni di destra, sinistra o altro. Gli amministratori e le maggioranze vanno e vengono, le istituzioni restano.
Ritengo il Conservatorio un punto di riferimento culturale importante per tutti i cegliesi, riconosciuto a livello nazionale e non solo. Il Comune valuti le scelte, amministrative ed economiche, che ritiene opportune ma - è il mio auspico di cittadino - faccia di tutto perchè, dopo aver perso tante altre cose, noi cegliesi non perdiamo anche questo.
Questo videoservizio è dell'anno scorso.