Domani, martedì, in Consiglio comunale, si discuteranno e saranno votate le modifiche al Piano di promozione e sviluppo delle attività produttive nel Centro Storico e il regolamento comunale per le agevolazioni alle nuove attività commerciali ed artigianali a Ceglie.
Entrambi i provvedimenti sono stati sostenuti in commissione sia dalla maggioranza che dall'opposizione, unanimemente.
Il Consiglio comunale era già stato convocato per l'approvazione la scorsa settimana ma, essendo presenti soltanto tre consiglieri dell’opposizione, è stato aggiornato a domani in seconda convocazione.
Tribuna Libera è in grado di anticiparvi i principali dettagli dei provvedimenti che domani andranno al voto del Consiglio comunale. Vediamoli
Agevolazioni:
Per tutte le attività (industriali, artigianali, commerciali, turistiche e di servizio) di nuova costituzione o che abbiano aperto la sede legale/operativa nel Comune ci sarà una serie di agevolazioni/esenzioni per gli anni dal 2018 al 2022:
Innanzitutto l’esenzione dalla Ta.Ri (nella parte fissa e variabile della tariffa) per gli immobili occupati direttamente e interamente utilizzati per lo svolgimento dell’attività.
Inoltre il Comune concede l’esonero dal pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico e dal pagamento dell’imposta comunale sulla pubblicità. Infine è prevista una riduzione del 50% sugli oneri di urbanizzazione eventualmente dovuti sulle attività di ristrutturazione.
Restano escluse dai benefici le attività che siano cessate e nuovamente iniziate, da parte dello stesso soggetto anche se in forma giuridica diversa, seppur in locali diversi, entro un anno dalla cessazione. Escluse inoltre le attività che sono “mera prosecuzione di attività svolte da altri soggetti.”.
Veniamo al centro storico.
Lo scopo principale è quello di incentivare lo sviluppo delle attività commerciali nel centro storico. Si tratterà della vendita di prodotti alimentari tipici pugliesi (gli esercizi dovranno avere una superficie non superiore ai 50 mq) e prodotti dell’artigianato tipico pugliese (realizzati da artigiani operanti nella regione in esercizi di superficie non superiore a 50 mq).
Sarà possibili anche insediare attività commerciali di vicinato del settore alimentare o misto.
Previste anche le botteghe storiche cioè esercizi commerciali, pubblici esercizi e attività artigianali che abbiano come caratteristiche: l’aver esercitato l’attività per più di 40 anni nello stesso locale (anche con denominazioni diverse) nello stesso settore merceologico e che la struttura dell’immobile presenti elementi di particolare pregio architettonico o arredi di particolare interesse culturale e storico.
Sarà possibile derogare alla chiusura domenicale, alla chiusura settimanale al limite serale degli orari.
Contributi
Inoltre, sono previsti ulteriori incentivi per le nuove attività che dovessero nascere esclusivamente nel centro storico, in aggiunta a quelli scritti prima. In particolare, per l’apertura e l’avviamento di nuove attività, l’importo massimo di contributo concedibile dal Comune è di 6mila euro, corrisposto sulla base delle spese documentate (si parla di un totale disponibile per quest'anno di 30mila euro).
Le spese ammesse a finanziamento sono:
- ristrutturazione dei locali, (30% dell’importo concesso liquidato ad inizio lavori e 70% ad apertura dell’attività documentata),
- allestimento del locale, acquisto di arredi e di macchinari o attrezzature nuove di fabbrica funzionali allo svolgimento dell’attività (il 30% liquidato a presentazione delle fatture di acquisto e il 70% ad inizio attività documentata),
- Rimborso del canone di locazione a presentazione del contratto di locazione regolarmente registrato e ad inizio attività documentata da Scia o autorizzazione.
- Adeguamento degli impianti elettrici ed idro-termo-sanitari a servizio dell’immobile: (il 30% liquidato a inizio lavori e il 70% ad apertura attività documentata da Scia o autorizzazione).
Possono beneficiare del contributo le attività di pubblico esercizio (quali: bar, paninoteche, pub, pizzerie, locande con cucina caratteristica, negozi di oggettistica, souvenir, B&;B, affittacamere) e attività artigianali (quali laboratori con o senza esposizione).
Il soggetto finanziato dovrà presentare apposita fideiussione bancaria e/o assicurativa.
L’attività non potrà essere ceduta o trasferita, per fitto o cessione d’azienda, per almeno 3 anni (inizialmente erano previsti 5 anni ma l'opposizione - con il consigliere Convertino - ha proposto e ottenuto la modifica) e senza alcuna temporanea o prolungata chiusura durante lo stesso periodo, pena la revoca e restituzione al Comune della somma erogata.
A parità di posizione in graduatoria, verrà preferito il concorrente più giovane.
Attendiamo ora l'approvazione definitiva del regolamento da parte del Consiglio comunale.